La vostra religione blasfema!
Lettera
Mentre mio figlio era fuori con gli amici, ho aperto la porta della sua stanza che aveva chiuso con fare silenzioso e sospetto. Infatti, ho poi trovato tra le sue cose l’orripilante simbolo della vostra religione blasfema.
Vi scrivo per esprimere la mia indignazione. Plagiate menti ancora giovani con argomenti superficiali, senza senso. Vedo che la vostra organizzazione è composta di adulti, di miei coetanei. Resto attonita. Nessuno di voi ha come me figli universitari? Vi fa piacere che perdano tempo con queste ridicole affermazioni? Ma quale spaghetto volante? Ma quale polpette!
E poi, lei! Che si fa chiamare Scialatiella Piccante?Ma le sembra il caso? “Piccante”… Ha il coraggio dire in che senso?
Lettera firmata
Risposta
Gentile signora,
dopo aver letto la sua missiva ho subito provveduto a nutrirmi: la saggezza del Prodigioso Spaghetto Volante ci raccomanda di riempire lo stomaco, prima di affrontare persone come lei.
Posso quindi rispondere punto per punto alla sua stimolante lettera (stimolante davvero, soprattutto per l’effetto coprocorporale).
Non è esatto definirci blasfemi, in quanto non abbiamo nulla contro la divinità (avendo una divinità noi stessi) e nemmeno contro i sentimenti d’amore rivolti a un qualsiasi dio (avendo anche noi sentimenti d’amore). Tuttavia, giacché contestiamo i fondamenti delle religioni che discendono da talune divinità variamente venerate nel mondo, direi piuttosto che siamo eretici. Eretici, sì. Che vuole fare, signora cara, vuole accendere le carbonelle?
Durante l’assenza di suo figlio, lei si è infiltrata nella stanza frugando tra le sue cose. Ci domanda dei nostri figli. Anzitutto, non hanno bisogno di chiudere la porta della loro stanza, né di nascondere i simboli “orripilanti” dei loro interessi.
La sua vita, cara signora, è illuminata da un crocifisso. La mia da un boccale di birra. Si meraviglia che io sia più felice?
Al termine della sua lettera fa riferimento al mio nome di battaglia, scelto, con mio grande onore, durante una solenne e serissima sessione del Conclave. Pertanto, a questo punto, devo proprio farle una domanda io. Mi scusi… Ma, secondo lei, quanti sensi può avere la parola “piccante”? Lei rinuncerebbe a uno dei suoi cinque sensi? E perché una piratessa pastafariana dovrebbe rinunciare a uno dei suoi? Presumo che adesso possa intuire la mia posizione, se sia il caso o meno di avere un senso piccante. È sempre un senso in più! E forse dovrebbe averlo anche lei.
Beverenda Scialatiella Piccantissima