Sulla graticola del Gran Minestro #1 – Sergio Múñiz
Come premessa diciamo che per chi crede nel Prodigioso Spaghetto Volante è articolo di fede il fatto che ogni persona sulla Terra sia un Pastafariano… solo che alcuni ancora non lo sanno.
Tra questi Pastafariani Inconsapevoli alcuni, però, appaiono più vicini per stile di vita, idee espresse o mestiere scelto nella vita, ad essere sfiorati dalle Sue Pappardellose Appendici ed a vedere la Luce!
Un buon Ministro di Culto sa individuare tali persone ed è ad esse dedicata questa nostra serie di interviste: la prima è con un attore, cantante, indossatore che risponde al nome di Sergio Múñiz.
La prima domanda è la più importante e, per questa ragione, viene espressa secondo i crismi dei nostri Riti e necessita di una piccola spiegazione per non essere mal interpretata.
TU CHI CAZZO SEI?
Il significato profondo è il seguente: parlami pure del tuo lavoro, della tua arte, di come passi il giorno… ma sii consapevole che quello è ciò che FAI… mentre io ti ho chiesto chi cazzo SEI!
Sono un ex ragazzo di Bilbao, ex timido, ex fruttivendolo, ex modello, un po’ surfista un po’ attore ma soprattutto un curioso.
Apparentemente calmo ma con una tempesta dentro, che ogni tanto manda qualche onda in superficie.
Una persona parente mente semplice. Amante della pasta e della birra.
Ti è capitato di sentir parlare della Chiesa Pastafariana?
Se sì in che termini?
Se hai qualcosa di buono da dire su di noi puoi farlo.
Se pensi che siamo una massa di imbecillotti perditempo puoi anche tenertelo per te.
Ho conosciuto la sua esistenza attraverso Bruno Abietti. Ho sentito anche qualche intervista in radio 24 ed altri canali.
La Chiesa Pastafariana mi sembra una proposta molto interessante.
Molto più logica e più facile da praticare di tante altre religioni. La filosofia pastafariana La trovo tanto o più seria di tante altre religioni.
Qual è il tuo rapporto con la religione e, se preferisci, la spiritualità in genere?
Estremamente curioso, quasi irrequieto.
Credo sia stato verso i 18 anni che ho iniziato a leggere timidamente qualche libro di filosofia e religione: La via del Tao, il Bhagavad Gita ed altri.
Ho praticato, o per meglio dire continuo a praticare ogni tanto, buddhismo. Negli ultimi anni mi sono interessato soprattutto di religioni e filosofia orientali.
Che opinione hai su quella che viene chiamata “famiglia tradizionale” e, in genere, a proposito dei diritti e delle libertà da concedere o negare a gay, lesbiche, bisex, transessuali e tutto il variegato “mondo arcobaleno”?
Credo che la natura sia un buon esempio di varietà in questo campo.
Per chi ritiene che è contro natura creare vincoli familiari diversi da uomo/donna consiglio la lettura del libro “Il coccodrillo come fa, la vita sessuale degli animali” di Lisa Signorile.
Lettura molto interessante e divertente.
Facile da leggere e con delle bellissime figurine. Se l’uomo si fosse sempre fossilizzato nelle tradizioni probabilmente in questo momento vivremo ancora nelle caverne o probabilmente saremo già estinti.
Non c’è cosa più sana e più bella della libertà, l’amore e la non violenza. Accettare il diverso è l’unico modo di evolversi ed imparare. Anche se qualcuno sembra ci tenga molto alla propria ignoranza.
Ti è capitato di riflettere sul “fine-vita” assistito, sull’eutanasia per persone che desiderano smettere di soffrire e lasciare questa vita in modo dignitoso e dolce?
Che ne pensi?
Anche in questo campo bisogna imparare da altre culture ed altre realtà.
Possiamo passare dalla Harakiri giapponese ai vecchi indiani americani che lasciavano la tribù per morire in solitudine.
Trovo che sia molto brutto pensare di togliersi la vita, di voler sprecare la meravigliosa opportunità della vita, ma credo sia ugualmente terribile non dare la possibilità di fare un passo verso la morte in modo cosciente e dignitoso.
Sull’accanimento terapeutico sono completamente contrario.
Sulla spinosa questione dell’accoglienza dei migranti o della chiusura dei porti hai una tua opinione?
Io sono per l’accoglienza di tutti dentro delle regole della convivenza.
Questa è una vicenda molto strumentalizzata ultimamente. Purtroppo credo che si stia arrivando a gli estremi da tutte due le parti, sia dalla chiusura sia dal buonismo.
Basterebbe attenersi alla logica e alla umanità. E non è un’utopia attenersi all’umanità e alla logica.
La tua idea sulla liberalizzazione delle cosiddette “droghe leggere” quale è?
E se è favorevole perché non passi quella canna?
Intanto non la passo perché non ce l’ho.
Ho avuto un periodo nella mia vita dove fumavo ogni tanto qualche canna ma non mi facevano benissimo e quindi ho smesso.
Ritengo molto illogico che l’alcol, che nel suo abuso produce molti danni, sia legale e la cannabis no.
Se dovessimo vietare tutte le sostanze il quale abuso possa fare male,la lista sarebbe piuttosto lunga.
Qualunque cosa in eccesso è dannosa. E se si parla di sostanze che creano dipendenza allora inizierei per vietare lo zucchero.
Crea molti più danni della cannabis.
La Chiesa Pastafariana si batte a livello internazionale per l’abolizione del reato di blasfemia che in molte nazioni può persino comportare la pena di morte.
Tu credi che un dio onnipotente abbia bisogno di poliziotti, giudici e boia per difendere il suo buon nome?
Si potrebbe dire che abito, o passo gran parte del mio tempo nella zona del levante Ligure vicino alla Toscana. Se la blasfemia fosse un reato punibile con la morte, in quelle parti ci sarebbero “Esecuzioni di Massa, e anche di Carrara”.
Intanto sono assolutamente contro la pena di morte.
Poi visto che la maggior parte degli Dei sono stati creati dall’uomo a propria immagine e somiglianza, non credo che il reato di blasfemia debba essere considerato così grave visto come ci si insulta facilmente tra persone.
Fermo restando che io non sono un bestemmiatore seriale.
Ritengo che ogni dio meriti di essere rispettato. Dio non ha bisogno di poliziotti, a gran bisogno di persone che diffondano con l’esempio il suo più grande messaggio, che è l’amore.
Per noi Pastafariani la preghiera ed il nutrirci coincidono: i pasti sono il nostro modo di realizzare l’unione con il divino che è in noi.
Tu che rapporto hai con il Cibo e, in particolare, con la Pasta?
Trovo un modo molto logico di pregare visto che Dio è l’energia suprema, tutto è fatto di energia e quello che ingeriamo è parte della nostra energia, dare valore al nostro nutrimento, anche fisico, è segno di grande saggezza.
Come già risposto alla domanda “chi cazzo sei?“ Sono un amante della pasta e della birra.
Do molta importanza a quello che ingerisco. Sono spagnolo e in Spagna la pasta non è tanto buona.
Dopo più di vent’anni vissuti in Italia ho imparato ad amarla In quasi tutte le sue forme.
Hai domande a tua volta da fare?
E, se no, ti andrebbe una Birra?
Come diceva “Quelo” ( di Guzzanti ) la seconda che hai detto.
Ringraziamo ed abbracciamo fraternamente Sergio
Múñiz per la sua disponibilità, con l’invito, se non ha impegni, a partecipare all’Ottavo Raduno Nazionale Pastafariano, che si terrà a Bardonecchia (TO), dal 29 agosto al 1 settembre.
Alla prossima “Graticola”!
Agnolotto da Ruché
Gran Minestro
Venerabile Rincoglionito
del Antiquissimus Venerabilisque
Ordo Pastafarianus
Equitum Templarium