Ahrr Ciurmaglia! Ho ricevuto un’altra storia da buon Pirata.

Stavo pescando le anguille dei sargassi, quando mi saltò in barca un pesce d’oro e argento ed un occhio rosso ed uno verde.

“Ma sì! tu sei il Pesce del tesoro!” esclamai, e lui, come risposta, mi lanciò con la coda un’Ostrica Blu, poi saltò di nuovo, ma questa volta in mare e sparì per sempre.

Incuriosito, aprii l’Ostrica Blu e trovai un foglio che custodiva come uno scrigno il suo tesoro.

Avrete già indovinato: era un’altra avventura del Briccone di un Buon Pirata e della sua combriccola di amici.

Aspettate un poco, mi metto comodo e ve la racconto.

Appena risolti i primi due indizi del primo indovinello, si dovettero misurare con il terzo indizio del secondo indovinello:

“Cercando l’Isola dalla Libertà

Bramata, un’altro indizio avrai.

Il Secondo raccolto, in verità:

Trova la Noce che non navigherai.”

Naturalmente ci dovettero rimuginare un poco sopra, ma , dopo che la nave fu Disincagliata, cominciarono a navigare senza una meta precisa, sicuri solo di un’ispirazione.

Ogni tanto durante la navigazione uno di loro prendeva la pergamena dove c’era scritto l’indovinello, e provava a risolverlo.

Prima Tu Chitti, che dopo un poco scosse la testa colorata e tornò a mangiare semi di girasole.

Poi Governatore che passeggiò a lungo sul castello con la carta davanti agli occhi, ma anche lui ci rinunciò con un sospiro. Piegò la carta e la passò ad Olivetta, che stava per andare a riposarsi sull’amaca.

Si era appena distesa, alzando la carta verso il sole per coprirsi gli occhi, che fece un balzo in piedi. Gli era sembrato di vedere qualcosa su quel foglio.

Anche in piedi portando la carta verso il sole, si vedeva qualcosa. Allora chiamò gli amici:

“Venite! Forse ho scoperto qualcosa , presto!”

Allora tutti si avvicinarono. In effetti, guardando il cartiglio contro luce, si notava una rosa dei venti un poco più chiara del resto del foglio.

Indicava una direzione da prendere attraverso una piccola nave stilizzata, come fosse disegnata da un bimbo.

Ed in fianco alla nave due lettere, come iniziali: F e D.

“F e D?” disse Buon Pirata “Cioè: Flying Dutchman, l’Olandese Volante!”

A quel nome tutti ebbero un brivido:

“Brr … che stai dicendo Buon Pirata? QUELL’ Olandese Volante? Sei sicuro?” domandò Poppenrocke “Quindi dobbiamo andare alla ricerca di una nave fantasma? brrr …”

Persino Rosetta abbassò coda ed orecchie e si nascose tra il sartiame.

“Poppen, tu ascolti un pò troppo le storie dei marinai, e queste, come ben sai, sono di molto gonfiate.” le rispose Pirata. “Dicevano pure che il loro capitano si vestiva di magenta, c’erano donne nell’equipaggio che si vestivano di fuxia e ciò portava male. Ma noi che seguiamo i Condimenti, sappiamo che il nostro terzo ‘Io preferirei che’ ci dice di evitare di giudicare le persone per come appaiono, o per come si vestono, e che tutti siamo persone. Non è il colore che distingue i tizi noiosi.”

Poi continuò:

“Quello che si sa, invece, che era costruita di noce e non fu più vista dopo che un furioso uragano la colse. Negli anni a seguire qualcuno disse di averla vista tra le nuvole di una tempesta o tra le onde alte di una mareggiata, che imperterrita navigava senza equipaggio.”

Continuava a spiegare agli altri che sembravano abbastanza turbati nell’andare alla ricerca di una leggendaria nave spettrale.

“Naturalmente sono favole per spaventare i creduloni, figuriamoci se esistono i fantasmi e nemmeno le navi fantasma. Su! Riprendetevi che dobbiamo trovare questo relitto di noce .”

Rincuorati tornarono tutti a manovrare la nave che dopo un poco filava col vento in poppa.

Dopo qualche tempo furono in vista di un isola ed in quella direzione puntarono. Non era segnata sulla mappe, ma era ben visibile un relitto di noce, molto antico e molto malridotto, poggiato su di un fianco sulla sabbia di una piccola spiaggia. Il nome era illeggibile, si poteva distinguere molto sbiadite solo le inziali: F e D.

Legata al moncone dell’albero di trinchetto trovarono ancora una volta una noce con la X nera ed il sorriso giallo.

E dentro un cartiglio con il Terzo indovinello, e declamava:

“Ancora lontana è l’isola amica

Siete arrivati con grandi sforzi

Ma or nessun di voi mollerà mica:

Trovate un cappello senza rinforzi.”

E pure questa volta gli amici tornarono sul Galeone, contenti per aver trovato l’indovinello nuovo e per aver risolto quello vecchio.

Ma ora sapevano che dovevano lavorare per trovare anche questa soluzione.

Da quel giorno si disse: “Se cerchi una cosa che non esiste, raccogli tempesta e perdi l’equipaggio.”

RAmen

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