Le posizioni dell’ateo
Ciao, sono un ateo.
Questa frase sembra piuttosto chiara eppure ecco cosa capisce la gente quando la dico:
1)”Ciao, adoro satana”
2)”Ciao, sono sicuro che dio non esiste, senza prove, per fede”
3)”Ciao, ho fede nel nulla”
4)”Ciao, sono un credente nell’ateismo”
Le ultime due sono proprio delle supercazzole.
La prima è scema. Ma scema forte.
Quella che mi rode di più è la 2.
Anche perchè quello che significa davvero è “Ciao, non sono un teista“.
Come si fa a passare da “non un teista” a “sicuro che dio non esiste per fede”?
Un pò come dire che se non lo faccio alla pecorina allora sono per forza un masochista che ha il fetish di leccare i piedi!
L’ateo di posizioni invece ne ha molte!
La più bella di tutte forse è questa qua: “ciao, per me la parola dio non ha significato e dire che esiste è una supercazzola” si chiama ignosticismo.
E mi sembra giustissimo, perchè quando si parla di un dio da qualche parte come si fa a sapere quale? se è fatto di spaghetti, ha otto braccia o un corpo scolpito tipo ercole?
No perchè se per dio intendiamo Rocco Siffredi allora ci credo pure io che dio esiste!
Ma di solito un briciolo di intuito permette di capire a quale dio si riferisce l’interlocutore e allora questa come risposta può diventare un pò superflua, ecco, punti di vista.
Poi c’è “ciao, per me che dio esista o meno non cambia sega, quindi che ne parliamo a fare? Non so neanche perchè ho perso tempo a dire qualcosa dopo il saluto!”. Cioè perchè stare qui a usare la lingua per parlare di una cosa che esista o non esista comunque non ci cambia un tubo quando potremmo usarla per altre cose? Tipo leccare il ragù dal piatto. Questa posizione è detta apateismo, si lo so con quella di sopra sono tutte e due impronunciabili, ma va detto che noi atei a livello di marketing facciamo schifo, del resto non per niente siamo la categoria più disprezzata e contemporaneamente meno rappresentata in prigione.
Uno che sento spesso è
-“ciao, io non so se dio esista o meno”
-R:”ah, quindi non sei un teista?”
-“no, assolutamente”
-R:”allora sei ateo!”
-“no, cosa te lo fa pensare?”
-R:”ma fammi capire tu sei uno di quelli che capiscono la 2?”
-“si, esatto”
-R:”te meno!”.
Parliamoci chiaro, “ateo” vuol dire “senza-dio”, sempre per il fatto che a marketing facciamo schifo, non ce lo siamo nemmeno scelti noi. Per cui se non ho deciso io di essere “ateo” invece che “superfighissimonoteista” che sarebbe una parola molto più idonea secondo me, non decidi nemmeno te.
Ci hanno pure provato in realtà, hanno fatto partire il movimento “bright” che questo provava a fare, il rebranding degli atei… ma niente!
Cambiare non si può.
E non perchè lo voglia io, ma perchè che tu ti sia detto “agnostico“, “tooth-fairy agnostic”, “scettico” o altro, ti chiamano comunque “senza-dio“. Mo o sprecano una sillaba in più o una in meno, sempre se non stai con loro sei contro di loro…
Certo “se non opponi resistenza finisce prima”, disse lo stupratore alla ragazza. Scelta tua.
Una di quelle più inaspettate è “ciao, sono buddista e nella mia corrente non abbiamo nessun dio”.
Direte voi, ma come, quello ha una religione ed è ateo? Eh, ma se nella loro religione dei non ne hanno non possono mica essere teisti! È una posizione proprio scomoda, se volete la mia, ateo si ma irreligioso no, tutti i pacchi della seconda e tutta la discriminazione da parte di chi ti vede e dice “ah ma non stai con me?”. Certo se sei la maggioranza di un paese hai il vantaggio di organizzarli tu i pogrom contro le minoranze religiose e prenderti l’aereo di lusso…
Poi per dirla tutta tra le posizioni strane forti c’è il disteismo che è lui: “ciao, io a dio ci credo o non ci credo, per me il punto è che è stronzo forte e lo odio”.
Nel senso che si può essere disteisti sia credendoci che avendo il sale in zucca come Hitchens (per il quale spero di essermi sbagliato e che esista un aldilà in cui sta venendo compensato a totalmente-non-sessistici-non-transgenderfobici-politicallysupercorrect quintali di donnine lascive e/o omaccioni ammiccanti).
E per chiudere in bellezza: “ciao, mi avete proprio rotto il cazzo, cloro al clero!” e come si fa a dargli torto all’anti-teista? Del resto il porno glie l’hanno vietato tutta l’infanzia per colpa della sessofobia del fan club di dio.
Ah, dimenticavo la mia preferita “ma-mm-m-ma! ghaaa-guuuuu”. Ma come, non saluta? no, non sa manco parlare, figuriamoci se sa dire “dio esiste”. Quindi teista non è.