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Tagliatelle in Piedi a Roma
25 Gennaio 2020 @ 14:00 - 23:00
Diversi gruppi neo-evangelicali, come Movimento Rialzati Italia, Cristiani per l’Italia, Azione cristiana evangelica, lo scorso sabato 25 gennaio hanno organizzato una manifestazione a Roma per chiedere pene più severe contro la blasfemia.Oggetto del disappunto, opere artistiche come Ecce Homo di Hogre e La prima tentazione di Cristo del collettivo satirico brasiliano Porta dos Fundos.
Anche noi pastafariani per motivi religiosi, eppure con esiti opposti, siamo interessati a opere e artisti anticlericali. Il Prodigioso Spaghetto Volante ci ha lasciato in un mondo imperfetto. Abbiamo la ragione. Abbiamo l’ironia. Abbiamo il conforto dell’imprecazione.
Per i pastafariani le opere anticlericali sono fondamentali. Impediscono alle religioni di degenerare nell’oscurantismo e ci avvertono dell’ingerenza delle istituzioni religiose nel vivere collettivo.
Secondo i pastafariani, il sacro esiste, ma nelle aree riservate al culto. Al di fuori dei luoghi devozionali, icone, gesti, parole sono materiali espressivi che la storia e la comunità hanno il diritto di rielaborare. Volendo, anche con spirito di dissenso, di denuncia e, perché no?, di derisione.
La giornata, dunque, era dedicata al tema della blasfemia. La campagna Dioscotto, per il lavoro di ricerca e monitoraggio che svolge infaticabile, sa quante cose odiose e ingiuste si possono fare in nome della religione, pertanto la ciurma impegnata attivamente nella campagna ha deciso di riunirsi in preghiera.
Le Tagliatelle in Piedi sono state consumate dalla ciurma Dioscotto in piazza San Silvestro, lo stesso giorno e nello stesso orario in cui in piazza Santi Apostoli si mettevano all’indice opere atee e satiriche.
Al termine della preghiera, la ciurma dei pirati pastafariani si è recata sul luogo della manifestazione organizzata dalla concorrenza e ha voluto ascoltare in presa diretta la presentazione pubblica di casi come quello di Hogre.
Qualche centinaio di persone era assiepato intorno al palco.
Scuri colori trionfavano sulla piazza. Palloncini neri, con la scritta “Siamo in lutto per la vostra mancanza di rispetto”, svettavano e fluttuavano. Il desiderio dichiarato dai presenti era stoppare le «azioni blasfeme e vergognose contro i valori e i principi cristiani», principi e valori di cui, in via privilegiata e prioritaria, a loro avviso dovrebbe prendersi carico il Governo.
Filippo Ortenzi, episcopo della Chiesa Ortodossa Italiana, ha definito la propria organizzazione «una Chiesa patriottica» e ha lanciato un allarme: «Viviamo tempi di sostituzione etnica».
Sostituzione etnica? Religione e identità etnica??? La storia ci ha mostrato già ̶ o non lo ricordiamo? – quanto male e quanto orrore può derivare da combinazioni di questo tipo?
Francesco Focone di Nova Civilitas ha affermato che «Lo Stato è laico ma non deve essere ateo, dobbiamo essere consapevoli delle nostre radici, solo così possiamo accettare le altre culture». Ci chiediamo: uno Stato che professi una religione al fine di “tollerare” le altre, non è un Paese che afferma la religione di Stato? L’accettazione di altri culti potrebbe mai avvenire in condizioni di parità? E una religione che non riconosca parità alle altre non è forse integralista, fondamentalista, razzista?
Hanno aderito alla manifestazione cristiana in Piazza Santi Apostoli anche ProVita e Famiglia Onlus. L’omosessualità, la libertà di scelta in campo riproduttivo, sessuale, in campo medico e di assistenza al fine vita… Tutti questi diritti sono stati proclamati peccaminosi e sono stati etichettati come “irrispettosi di Gesù”.
Hogre… e il suo Ecce Homo ci appaiono decisamente innocui. Artisti come lui ci sembrano davvero voci da tutelare e proteggere da questo chiasso farneticante, violento… nero come la morte.
La ciurma dei pirati della Chiesa Pastafaraiana Italiana in missione per Dioscotto vi raccomanda: in questo mondo di folli, bestemmiate il Prodigioso perché lui e noi non vi faremo niente di male!