Dateci dentro, è Ottaviana!

Per chi non ne avesse mai sentito parlare, l’Ottaviana è una ricorrenza Pastafariana riferita all’Ottavo e ultimo dei Condimenti donati all’umanità dal Prodigioso Spaghetto Volante, quello che recita:

 

Io preferirei davvero che tu evitassi di fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te se sei uno che apprezza, ehm, cose che fanno largo uso di pelle/lubrificanti/Las Vegas. Se anche l’altra persona le apprezza (purché si rispetti il quarto punto), allora dateci dentro, fatevi foto, e, per l’amor di Mike, indossate un preservativo! In tutta onestà, è un pezzo di gomma. Se non avessi voluto che fosse piacevole farlo, avrei aggiunto delle spine, o qualcos’altro.

 

Questo Condimento esprime l’importanza del vivere liberamente la propria sessualità tra persone consenzienti, dandosi come unico limite il rispetto del proprio e altrui desiderio e superando opprimenti sensi di colpa inculcati da sedicenti interpreti del volere divino con l’ossessione di cosa si può o non si può fare sotto le lenzuola (o in cucina, sul divano, in spiaggia, etc…).
Inoltre, l’Ottavo Condimento ci parla dell’importanza della contraccezione, che viene celebrata in tutto il Mondo proprio durante questa giornata.

 

Anche il contraccettivo è, in fondo, un discorso di rispetto per noi stessi e i rispettivi partner: oltre a prevenire gravidanze indesiderate ha la funzione essenziale di limitare la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili. Nel rispetto del nostro e altrui corpo, quindi, grazie alla contraccezione evitiamo di lasciare o ricevere regali non richiesti, oltre al piacere dell’effusione amorosa.

 

Da Pastafariani troviamo assurdo come, nel nome di supposti codici morali di condotta sessuale, quotidianamente vengano non solo oppressi desideri, fantasie e opportunità di scoperta e condivisione, ma come questo voler dettare regole in uno dei giochi più divertenti e creativi della specie umana produca un danno per la salute e il progetto di vita di molte, troppe persone.

 

E non c’è certo bisogno di andare a guardare i Paesi cosiddetti in via di sviluppo per rendersi conto di quanto il moralismo in materia sessuale limiti i diritti delle persone, tanto più quanto appartengono a categorie sociali oppresse ed emarginate.

 

Basta fare un giro nel proprio quartiere per scoprire che il problema ce l’abbiamo in casa, dalle obiezioni di coscienza in farmacia, passando per i consultori piantonati da istanze no-choice (chiamiamoli col loro nome, che se avessero veramente a cuore la vita non starebbero li a fare terrorismo psicologico nei confronti di donne in un’evidente momento di fragilità) fino ai prodotti contraccettivi sui banchi del supermercato ivati al 22% (come tamponi e assorbenti, mentre il resto dei prodotti medicinali sono al 10%).

 

Per non parlare del desolante panorama dell’educazione sessuale ed affettiva nelle scuole, strumento più efficace nel contrastare comportamenti sessuali a rischio (non in quanto immorali, ma piuttosto inconsapevoli), sistematicamente boicottata ed ostacolata.

 

Finché non facciamo valere i diritti alla sessualità, liberandola dal bondage non consensuale di una moralità asfissiante e avvicinandola voluttuosamente ai più comodi e lubrificati sottili standard Pastafariani, rimarrà quel che oggi è a tutti gli effetti: un lusso che poche persone possono permettersi di vivere in modo sicuro, consapevole e libero.

 

In questa giornata e negli altri 364 giorni, prestiamo particolare attenzione all’Ottavo Condimento. Ultimo, ma non per importanza.

Buona Ottaviana!

Presi(al)dente della Ciurma Pastafariana, Scardinale emerito, Frescovo emerito...un emerito, insomma.

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