Triangoli e pensieri stupendi
Sono pastafariano e ho deciso di telecelebrare lo sposalizio tra me e Carlo, che ora è mio marito. Nasce però un problema teologico e morale. Mi sono recentemente invaghito di una stupenda ragazza, e ne ho parlato con il mio consorte. Lui non ha problemi a riguardo. La domanda che mi pongo è: nel caso (fortunato) in cui con la donzella andasse bene, mio marito avrebbe doveri coniugali nei suoi confronti? Sono molto geloso di entrambi. Capirete che si crea un quadretto piuttosto difficile da gestire. La puella ancora è all’oscuro del fatto che sono sposato.
Cosa mi consigliate?
Grazie,
Giacomo
RISPOSTA
Mio caro Giacomo,
ho lungamente riflettuto prima di risponderti. Molte volte ho accarezzato il variopinto piumaggio della mia pappagallina affinché mi suggerisse i pensieri più savi, al tempo stesso pervasi di gioia di vivere.
I nostri condimenti ci ricordano di avere rispetto degli altri. Anziché interrogarci su cosa è “morale”, come farebbe lo zio prete di campagna, domandiamoci in maniera semplice, adulta e sincera cosa fare per garantire rispetto alle persone verso le quali sono diretti i nostri sentimenti.
Dal momento che tuo marito è al corrente della nascente passione per la stupenda ragazza, mostra anzi di comprenderla, resta un solo punto oscuro: lei ancora non sa nulla. Quando uno dei tre non sa, ahimè, il triangolo si chiama “menzogna” e quando la menzogna viene stanata, ecco si pone la questione o della scelta o della “condivisione”.
La stessa libertà, di accettare o meno di essere in tre, che hai riconosciuto a tuo marito, devi riconoscerla a lei. Sei un pirata e non ti mancherà lo slancio per imprese coraggiose. Qualcosa mi dice che possano essere inedite, poiché ho sentore che la tua stupenda ragazza non avrà nulla da obiettare. Se sarai così soddisfatto, ti do un consiglio e ti suggerisco di seguirlo, non tanto perché terrebbe conto della tua naturale gelosia, quanto perché darebbe al tuo moto di egoismo l’incolpevole bellezza della fantasia.
Non condividere il marito con la fanciulla, né la fanciulla con il marito. Non escludo che ci siano storie felici, a tre, ma perché allinearsi in parità, quando puoi essere l’assoluto di entrambi, essere tu solo “oggetto” di scambio, luogo delle loro esclusive espressioni sensuali? Ecco, in questo caso il segreto verrebbe ripulito della menzogna, restando però condito di appetitose immagini. Sei con lui, ma anche un po’ con lei; sei con lei, ma anche un po’ con lui. Perché condividere?
Alla luce di una verità detta e accettata, forse puoi requisire al tuo assoluto piacere l’essere amato da lui e da lei, ciascuno nel suo modo e per le sue ragioni.
Hai anche una colonna sonora, mio caro amico: Pensiero stupendo di Patty Pravo.
Tua Scialatiella Piccante