19 ottobre 2016

Il quotidiano Latvijas Avize riferisce che lo scorso mercoledì la Congregazione dei Pastafariani di Riga ha presentato una querela presso il Tribunale amministrativo regionale dopo che il Registro delle Imprese della Lettonia e il Ministero della Giustizia hanno rifiutato di includere i seguaci della religione, forse parodistica, nel registro ufficiale delle organizzazioni religiose.
Il rifiuto era basato sulle risultanze del Ministero della Giustizia, dell’Ombusdman e della Polizia di Sicurezza, che si sono mostrati indifferenti verso un gruppo che adora una divinità a base di grano duro che dove essere bollita, scolata e servita con generose dosi di parmigiano grattugiato.

Il Ministero della Giustizia ha riconosciuto che “i Pastafariani adorano il Prodigioso Spaghetto Volante, come loro supremo dio”, e che le attività della congregazione hanno lo scopo di “predicare il vangelo del PSV e convertire i credenti in discepoli”.
Tuttavia, il Ministero ha rilevato che l’obiettivo dei Pastafariani di “predicare la luce delle polpette e degli spaghetti” manca di sostanza logica e ragionevole – nonostante il fatto che si eviti accuratamente la questione della transustanziazione – e che l’intenzione della leggermente salata religione non è quella di adorare una qualsiasi entità divina.

D’altro lato, il ministero ha riconosciuto che il Pastafarianesimo promuove il “pensiero critico”, mettendo in discussione alcuni valori e supposizioni.

Anche se il ministero non ha delineato precisamente quali valori siano sottoposti al controllo filosofico del culto al dente, noi di LSM vogliamo dire che il primato del ragù può appartenergli, insieme con l’opposizione alla nozione eretica di gettare la pasta contro il muro per vedere se si attacca.

La polizia di sicurezza ha detto nelle sue conclusioni che quella Pastafariana non può essere considerata una vera e propria congregazione religiosa e che le sue parodie di pratiche e credenze religiose potrebbero insultare i sentimenti religiosi di alcune persone.
I sentimenti di coloro con sistemi digestivi intolleranti al glutine non sono stati presi in considerazione, a meno che tali risultati non siano stati classificati come top secret.
In ogni caso, è rassicurante sapere che i servizi di sicurezza sono coinvolti nel caso, data la possibilità di Pastafariani radicali che predichino la supremazia degli gnocchi, della polenta e di altre forme estremistiche di consumo di amido.
Nel frattempo, Juris Jansons dell’Ombusdman ha dichiarato che non è chiaro se il rifiuto di registrare la Congregazione Pastafariana di Riga sia in linea con la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Citando sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), l’Ombusdman ha sostenuto che le autorità statali hanno l’obbligo di rispettare la neutralità, di promuovere la tolleranza religiosa tra i vari gruppi religiosi e di evitare soluzioni che limitino il pluralismo.

Il Pastafarianesimo è legalmente riconosciuto come religione nei Paesi Bassi e in Nuova Zelanda.

La posizione della Lettonia può ora essere considerata ufficialmente “anti-pasti”.

 

Articolo originale

 

Traduzione a cura del gruppo Interpreti e Traduttori della Chiesa Pastafariana Italiana

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