10 Ottobre 2016

Sebbene il Pastafarianesimo sia stato fondato per criticare le organizzazioni religiose, ora è proprio un movimento organizzato.

Questa primavera, il Ministero delle Infrastrutture di Brandeburgo, in Germania, si è ritrovato a dibattere legalmente cosa possa essere considerato una religione. Di solito, il ministero si occupa di questioni mondane come la segnaletica stradale, ma ultimamente la Chiesa del Prodigioso Spaghetto Volante (PSV) ha fatto richiesta allo stato tedesco di poter esporre un cartello stradale simile a quello delle Chiesa cattolica e e di quella protestante del luogo.

Il tribunale, in ultima analisi, si è schierato dalla parte del Ministero delle infrastrutture sostenendo che la chiesa del PSV non è “un’organizzazione religiosa riconosciuta”, ma la battaglia legale era la conseguenza di una controversia nata più di una decina di anni fa a più di 8.000 chilometri di distanza. Nel 2005, il Consiglio dell’Istruzione del Kansas ha deciso di permettere alle scuole pubbliche di insegnare la teoria creazionistica del disegno intelligente come quelle dell’evoluzione, sostenendo, tra l’altro, che non era possibile dimostrare che un essere soprannaturale NON avrebbe dato origine alla vita. Per questo, un ventiquattrenne con una laurea in fisica di nome Bobby Henderson ha risposto dal suo sito internet che non si poteva nemmeno provare che un mostro volante fatto di spaghetti non avesse creato l’universo, quindi perché non insegnare anche questa teoria?

Il consiglio del Kansas è ritornato sui suoi passi nel giro di due anni, ma la Chiesa semi-parodistica del Prodigioso Spaghetto Volante è sopravvissuta alla controversia diffondendosi attraverso internet nelle nazioni di tutto il mondo. E mentre il PSV prendeva piede anche in Europa, dove la teoria dell’evoluzione è abbastanza incontrovertibile, il suo scopo è cambiato leggermente, e ora i suoi seguaci lo utilizzano per testare i rapporti tra Stato e Chiesa sia in paesi relativamente laici come la Francia che in paesi fortemente cattolici come la Polonia.

Non c’è nessun conteggio ufficiale dei membri della Chiesa in Europa (o in qualsiasi altro luogo), ma le pagine “pastafariane” di Facebook dei paesi di tutto il continente hanno accumulato migliaia di like. Intanto, di Paese in Paese, i Pastafariani hanno intrapreso e persino vinto battaglie legali per i privilegi di cui godono le altre religioni. Nel frattempo, è successa una cosa divertente: un movimento fondato in gran parte per criticare le religioni organizzate è diventato organizzato e ha assunto sia le fattezze che alcune delle funzioni sociali di una vera e propria religione.

 

Il PSV ha una propria iconografia (le caratteristiche divine sono, oltre agli spaghetti, due polpette e un paio di occhi), e anche i Pastafariani hanno il loro giorno di riposo (il Beverdì, perché “il nostro dio è stato più veloce rispetto agli altri dei, e ha finito di creare la Terra molto prima”). La chiesa tedesca più importante, quella di Brandeburgo, prevede la celebrazione di una messa settimanale sul modello di quella cattolica, ma con le tagliatelle e birra al posto del pane e del vino. I Ministri di culto pastafariani celebrano anche matrimoni in diversi paesi; quest’anno la Nuova Zelanda è diventato il primo Paese a riconoscere legalmente questi matrimoni.

In Austria, Niko Alm, l’ex leader della sua Chiesa, ha avviato la tradizione del “copricapo religioso” (un colandro rovesciato), conquistando il diritto di indossarlo nella foto del suo documento di identità: “I copricapi non sono permessi sulle patenti di guida se non per motivi religiosi”, ha spiegato “così ho creato un motivo religioso” Da allora, mi ha detto, il copricapo è stato adottato “praticamente in ogni paese pastafariano” – e alcuni paesi lo permettono nelle foto ufficiali. E mentre un tribunale degli Stati Uniti quest’anno ha negato la richiesta di un prigioniero del Nebraska di praticare la sua fede pastafariana, decidendo che è una parodia e non una religione, la Camera di Commercio olandese è andata nella direzione opposta diventando il primo Paese a concedere lo “status ufficiale” alla religione pastafariana.

Niko Alm dice che ci sono “molte variazioni” nelle pratiche religiose delle chiese di ogni Paese, salvo per alcuni elementi in comune come gli abiti pirateschi e birra. I Pastafariani austriaci, ha detto, non fanno una celebrazione settimanale come la Nudelmasse di Brandeburgo; invece, “ci incontriamo, circa tre o quattro volte l’anno a bere birra.” E mentre la Chiesa austriaca si concentra su come cambiare le leggi, lui sostiene che i britannici facciano “solo le parti divertenti.” In Russia, dove la Chiesa è particolarmente attiva, otto Pastafariani sono stati arrestati per aver organizzato una “processione della pasta” non autorizzata nel 2013; di recente, Alm ha fatto visita al Paese “firmando centinaia di scolapasta.”

La grande idea del PSV, così in Russia come in Kansas, è che “nulla è intrinsecamente sacro; è sacro in virtù del fatto che le persone concordino che è sacro “, dice Douglas Cowan, professore di studi religiosi presso Renison University College del Canada. E come per confermare questo concetto, la Chiesa Pastafariana potrebbe essere l’unica al mondo con la garanzia “soddisfatti o rimborsati”: se non siete soddisfatti, Henderson ha sottolineato, “la vostra religione, molto probabilmente vi accoglierà di nuovo.”

 

Articolo originale di Kathy Gilsinan

 

Traduzione a cura del gruppo Interpreti e Traduttori della Chiesa Pastafariana Italiana

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