A proposito di quel paio di Polpette del Prodigioso Spaghetto Volante

Nel Loose Canon ci viene rivelato come il Prodigioso Spaghetto Volante non sia letteralmente fatto di pasta e polpette, ma che abbia scelto questa forma per rivelarsi al suo popolo piratesco.

La meditazione post-preghiera su questa scelta compiuta dal nostro Sbronzo Creatore dovrebbe far riflettere la Ciurma italiana: un bel Ahrrr! per gli spaghetti, simbolo del nostro genio culinario…ma perché proprio CON LE POLPETTE?

Non c’è di meglio che questa giornata per ragionarci su, visto che oggi si celebra la Giornata Internazionale della Polpetta, istituita negli Stati Uniti pazzə per questa pietanza.

Spaghetti and meatballs è divenuto un piatto simbolo della cultura italo-americana, onnipresente negli States, così come lo sono le comunità originarie del Bel Paese. Nonché vero protagonista della tenera scena d’amore in “Lilli e il Vagabondo” (si dice ispirata agli sceneggiatori Disney direttamente dal Prodigioso stesso, non a caso è un passaggio rituale del Pastrimonio Pastafariano).

 

Dove sono due o tre riuniti a consumare carboidrati, lì sono io in mezzo a loro

 

La presenza delle polpette tipica di questa ricetta è, tuttavia, guardata in Italia spesso come un’aberrazione, una stortura culturale dello zio ricco d’America, quello che ormai conserva del Paese d’origine solo un pallido ricordo inquinato da stravaganze esotiche.

Qui il ragionamento si fa interessante, perché l’italiano che ha abbracciato la Fede più Sugosa ha anche l’opportunità di esplorare il concetto di Tolleranza Pastafariana, ovverossia l’atteggiamento mentale che permette, se ben allenato, di rendere ogni pirata un baluardo per la difesa di tuttə e, in sostanza, essere il meno possibile una persona spaccapolpette. Perché i pastafariani sono tutto tranne che spaccapolpette.

Quando si parla di carboidrati, esercitare la Tolleranza per chi abita lo Stivale può essere un’impresa molto difficile.
Abbiamo ben presente le diatribe campanilistiche su quale sia la vera ricetta del [inserire nome tipicità italiana].
Fanno parte dell’atmosfera che in Italia si respira da quando si viene al mondo, e vedono alfieri dell’ortodossia culinaria darsi battaglia tra diverse Regioni, ma ancora più spesso tra paesi distanti pochi chilometri, se non tra vicini di casa.

Il segreto del vero pane tipico, la tradizionalissima ricetta della pasta alla vattelapesca, l’unica e originale ciambella di Borgo Salcazzo…le storie delle nostre vite sono disseminate di guerre culinarie alle quali abbiamo assistito, che abbiamo combattuto, per le quali abbiamo tolto il saluto a quelli dall’altra parte della strada.

Radicato in questo terreno di coltura, intransigente quando si parla di fornelli e pignatte tanto da poter essere etichettato come pastalebano o molto più semplicemente pastabigotto, come si pone un adoratore di un Dio a guisa di piatto italo-americano?

Certo, la tentazione immediata è quella di dare seguito nella propria vita religiosa a questa “tradizione della difesa delle tradizioni” e quindi gridare all’eresia e all’anatema ogni qualvolta compaia sul proprio social feed una ricetta un briciolo più stravagante, innovativa o eseguita ad mentula canis di quanto la propria ortodossia non ammetta. Questa è la via più semplice da seguire, senz’altro.

Tuttavia, per un seguace della religione del Dio di Spaghetti con le Polpette questo atteggiamento appare evidente come una contraddizione in termini.

Probabilmente, a mio avviso, è questo il motivo che ha spinto il Prodigioso a rivelarsi a noi come Spaghetto, Sugo e Polpette, e non dovremmo tralasciare questo importante segno paradossale, noi che del paradosso abbiamo fatto un’arma.

Dopo aver fatto ciò, in nome della Tolleranza proviamo piuttosto a ricusare le nostre abitudini pastabigotte, senza rinunciare a coltivare la passione per la multiforme tradizione gastronomica che non ha pari nel Mondo, ma senza portarci appresso il fardello dell’idea della VERA RICETTA.

Poiché frittellə, quando parliamo di cucina parliamo di cultura, un ambito dove non esiste nulla di Vero e nulla di Puro, ma dove tutto si mescola, si contamina, si ibrida attraverso i millenni. La VERA RICETTA è un dogma, e noi di dogmi non ne dovremmo avere. Nemmeno quando tiriamo fuori la spianatoia.

E allora mangiamo e lasciamo mangiare, in Santa Pace finalmente, potendo così scoprire aspetti straordinari che riguardano i nostri carboidrati preferiti.
Ad esempio, che gli infami spaghetti and meatballs non sono stati inventati da uno yankee dopo aver buttato la pasta con l’acqua di cottura ancora fredda, ma che la ricetta è stata saccheggiata e portata negli USA dalle regioni del centro e del sud Italia, dopo che l’Italia le aveva saccheggiate a qualche altro Paese sul Mediterraneo secoli addietro.

In fondo, la cultura è tutta una pirateria, sfaccettata e mai immobile. Per questo è così bella.

Quindi, buona Giornata della Polpetta, con l’augurio di un mondo sempre più pirata e sempre meno spaccapolpette.

RAmen!

 

 

 

Presi(al)dente della Ciurma Pastafariana, Scardinale emerito, Frescovo emerito...un emerito, insomma.

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