“Perle ai Posteri”: il Concistoro risponde
AARRGGHH ftittell* !!
Inauguriamo oggi la rubrica “PERLE AI POSTERI” in cui gli Alti Pelati del Concistoro rispondono a domande o dubbi tegliologici.
Ci scrive il birramato Achille da oltre i confini nazionali chiedendoci di chiarire, ancora una volta, i motivi che hanno portato alla nascita della nuova Chiesa Pastafariana Italiana ed al cambio di indirizzo della Ciurma Pastafariana.
Riportiamo qui di sotto il suo pensiero, riveduto e corretto dalle prodigiose menti dei Vostri Scardinali preferiti, toccati più e più volte dalle Sue Sacre e Pappardellose Appendici:
La Fede che ci unisce ci ha imposto durante gli ultimi anni e continua ad imporci quesiti non tegliologici (non ce ne sono mai stati) ma di ordine giuridico ed organizzativo, non sempre chiari a tutt*.
Il Prodigioso, con la sinistra complicità delle Istituzioni dello Stato Italiano, ci ha sottoposto e ci sottopone a dure prove, ma che Pirati saremmo, se non sapessimo superarle con un salto, in barba alla gamba di legno?
Lo scopo primario è ed è sempre stato uno solo: il riconoscimento da parte della Stato. Ovviamente ciò ci darebbe il diritto a discutere un’intesa e poter poi ricevere l’8×1000 di chi ce lo vorrà versare, con tutte le conseguenze positive a livello economico.
Ma il vero obiettivo è quello di dare una spallata allo status quo, di rodere i privilegi delle religioni obsolete, di dimostrare che i diritti sono tali solo se di tutti, che la libertà e l’autodeterminazione sono valori fondamentali nella società che vogliamo e che ancora non esiste.
La prima Chiesa, che è stata fondata sulle idee del Santo Pappa Al Zarkawi I, aveva questo scopo, ma non la giusta forma giuridica nè le giuste fondamenta burocratiche.
Solo anni di studio ci hanno fatto capire gli errori commessi e la necessità di una rifonduzione. Il precedente gruppo dirigente ha condiviso questo percorso con tutti i fedeli, i quali hanno votato (in quanto Istituto Religioso ma democratico) ed approvato un cambio di rotta importante.
Per questo oggi sia la Chiesa che la Ciurma si avvalgono di professionisti che ne seguono l’evoluzione: uno studio di Avvocati per essere sempre a norma di legge, un Notaio per gli atti ufficiali, un Data Protection Officer per la gestione dei dati sensibili, un Commercialista per una corretta gestione economica. Tutti pagati profumatamente con le generose donazioni ricevute.
Grazie ai loro consigli già oggi la Ciurma può usufruire delle donazioni relative al 5×1000.
Abbiamo dunque dovuto azzerare quanto esisteva e rinascere come l’aquila asburgica, un corpo con 2 teste:
- Una testa di pensiero, pensante giuridicamente e religiosamente, per far fronte alla burocrazia dello Stato Italiano, questa è la CHIESA Pastafariana, Ente Morale di Culto;
- Una testa di azione, quella che organizza i raguni, le teglie di preghiera locali, le tagliatelle in piedi e tutte le altre iniziative fra il serio e il faceto che ci sono proprie. Questa è rinata come CIURMA Pastafariana, Associazione di Promozione Sociale, che riconosce come autorità religiosa quella della Chiesa;
- (No, spiritosoni: non c’è nessuna terza testa, niente battute sciocche!).
Eravamo un club senza una chiara conformazione giuridica. Abbiamo dovuto ristrutturarci per essere credibili agli occhi del Ministero competente.
La struttura in dettaglio di entrambi i rami dello stesso albero è stata studiata a lungo, votata dai soci e dai fedeli e fissata a Fiuggi.
Essa è ancora in divenire, di fronte alla riscoperta di antichi riti e nuovi regolamenti, necessari alla “compliance” giuridica.
Alcuni, sfiduciati, hanno gettato la spugnolata, pardon, la spugna.
Il fatto di aver dovuto azzerare tutto e ripartire da zero ci ha obbligato a decisioni dolorose e non da tutti comprese, come il dover rifare gli esami per il titolo di Ministro di Culto.
Non è stato compreso, probabilmente non è stato spiegato bene, che l’obiettivo del riconoscimento, presente dagli albori e mai cambiato, necessita di alcuni passaggi, assolutamente necessari e condivisi dalla maggior parte dei soci e dei fedeli.
Qualcuno ha usato la parola “scisma”. Sia ben chiaro: non è assolutamente successo niente del genere. La Chiesa e la Ciurma sono un corpo unico dal punto di vista della fede e della continua concertazione. Si sono semplicemente suddivisi i compiti: in parte per soddisfare alle esigenze delle leggi della Stato ed in parte perché era logico che di certe responsabilità operative si incaricasse la Chiesa e di altre la Ciurma.
La Chiesa si occupa di Teologia, Riti sacri, di formare i propri Preti, di diffondere il Verbo. La Ciurma si occupa di scorribande ed azioni a favore della crescita della Società Civile.
La Chiesa, proprio in quanto Ente Morale di Culto, non chiede soldi ma auspica donazioni.
La Ciurma, in quanto Associazione di Promozione Sociale, chiede una modesta cifra annuale per farne parte e per avere diritto a partecipare agli incontri, nazionali o locali.
Altre donazioni sono sempre benvenute e libere; con queste donazioni la Ciurma contribuisce alle modeste necessità della Chiesa.
A complicare le cose ci si è messo lo stramaledetto Covid, che ha impedito di incontrarci e coordinarci regolarmente proprio al momento in cui questo era gravemente necessario.
Ritorneremo presto nelle piazze e nei cuori delle persone.
Frittell*, questo è quanto. Si sentiva la necessità di chiarire o, meglio, chiarificare nero su bianco tutto ciò.
Le circostanze varie quali pandemia, comunicazione non perfetta, malintesi, reazioni non abbastanza ponderate hanno contribuito ad una non chiara comprensione dei fatti.
Vi preghiamo di considerare questo documento come esauriente ed esaustivo, perché qui abbiamo detto tutto quello che c’era da dire, ma siamo sempre aperti al dialogo.
Sia chiaro che la struttura che ci siamo dati è dovuta esclusivamente alla necessità pratica di far funzionare ben la macchina organizzativa ed in nessun caso al desiderio di chicchessia di voler imporre chissà cosa a chissà chi altro.
Gli 8 condimenti hanno ispirato ed ispireranno in ogni istante il nostro agire!
Auspichiamo per noi e per voi che ci leggete ogni pennedizione.
Se necessario, magari fermatevi, mangiare e bevete e rileggete.
Il Prodigioso vi illuminerà. E chi ha orecchiette per intendere intenda.
RAmen !
Il Concistoro Tutto
Ho capito tutto, tranne una cosa, non abbiamo più un Pappa e non lo avremo più?
Certo che abbiamo il Pastefice Massimo! Quando Pappa Scialatella Piccante I ha abdicato, il Soglio è rimasto vacante per qualche mese. Alle nuove elezioni del nuovo Concistoro è stato nominato (come da statuto della Chiesa) il nuovo Pappa: Paolo I l’Apostrofo detto Il Malmomostoso, sia unto il suo nome (e la sua persona)!
https://osservatore.pastafariano.org/attualita/pappa22/
Ringraziamo il Prodigioso, che le sue appendici sugose non siano mai scotte