Falso a chi? Siamo una religione vera (come tutte le altre e anche di più)

Alcuni nostri contatti dall’Unione degli Atei Agnostici e Razionalisti – sì, tolleranti come siamo abbiamo amicizie anche tra chi nega l’esistenza del Prodigioso Spaghetto Volante – ci segnalano che nell’ultimo numero della rivista “Nessun Dogma” si parla di noi.

Già dalla copertina, dove il Prodigioso fa bella mostra sulla faccia di un dado da gioco, si rimanda all’articolo d’apertura a firma di Adele Orioli, responsabile delle iniziative legali UAAR, dal titolo “Falso a chi? Tutela del sacro e discernimento del vero[1].

Tra le righe dell’articolo seguiamo la riflessione dell’autrice sul ruolo delle cosiddette fake religions nel mettere in discussione la coesistenza ossimorica tra, da un lato, la disciplina del Diritto nel suo principale ruolo, ovvero garantire una “uguaglianza pluralista e vicendevolmente, razionalmente, rispettosa” tra membri di una società e, dall’altra parte, la tutela di “individuali irrazionali credenze” nel nome della libertà religiosa, con la conseguente l’apertura del mondo giuridico a molteplici eccezioni e privilegi a vantaggio delle istituzioni religiose e dei relativi seguaci, dalla foto sul documento d’identità alle sovvenzioni pubbliche.

Per capirci, come la Nutella e la maionese: due cose buonissime quando prese singolarmente, ma inconciliabili. Certo, a meno che non si sia festeggiata abbondantemente l’assunzione di Maria e si sia particolarimente inclini a sperimentazioni culinarie.

 

Patente a capo scoperto per tutti, o Copricapo Pastafariano per noi. Delle due l’una.

 

Il ragionamento sembra scorrere liscio come i paccheri trafilati al bronzo, ma a nostro avviso mal si adatta al nostro Sugoso Culto.

Chiariamo tuttavia che su una questione sembra che siamo perfettamente d’accordo: siamo una religione vera, come qualsiasi altra. Proprio per questo sosteniamo il processo di riconoscimento come Ente Morale portato avanti dalla Chiesa Pastafariana Italiana, poiché dal punto di vista giuridico cessi la discriminazione che, di fatto, segrega il Pastafarianesimo ai margini del mondo dei culti in Italia, come se avesse meno ragione d’essere rispetto agli altri.

Abbiamo un sistema di Verità Rivelate che connette il nostro mondo con il Sacro, abbiamo sacerdoti, riti e cerimonie, abbiamo una comunità di fedeli che attorno a queste Verità si riunisce, compie arrembaggi e celebra con banchetti. Niente in meno, a confronto con altri culti.

Ora, so già che i lettori più scettici qui partiranno con una serie di invettive. Le conosciamo benissimo e siamo pronti a rispondere a ciascuna di esse, evitandovi pure la fatica di porre la questione. Dopo potete ringraziarci, con calma, a vostro comodo.

 

Cioè vedi un culto del genere e ti viene da screditarlo, ma come si fa? A me più che altro verrebbe fame!

 

OBIEZIONE 1
Non siete una religione vera perché non avete una tradizione alle vostre spalle, siete nati praticamente l’altroieri!

Potremmo innanzitutto disquisire lungamente su quale sia l’età minima di un culto per diventare valido, se è veramente così importante questo parametro – diciamo così – di stagionatura.

Finiremmo tuttavia a discutere di come la Rivelazione del 2005 da parte del nostro Profeta Bobby Henderson (il sugo sia sopra di lui) abbia dato il varo, in tempi moderni, ad un culto che esiste da tempo immemore, le cui tracce sono riscontrabili lungo tutta la storia dell’umanità (come potrebbe essere altrimenti, visto che nasce ai tempi della Creazione da parte del nostro Dio Sbronzo?) e che vanta innumerevoli tentativi di imitazione e parodizzazione (tra i quali citiamo, come già fa l’autrice nel suo articolo, la taroccata di scarsa inventiva del figlio di Dio che si fa carboidrato).

 

Il faraone Akhenaton brinda al cospetto di quello che sembra proprio essere il Prodigioso Spaghetto Volante – SCACCO MATTO, ATEI!

 

OBIEZIONE 2
Ma dai si vede benissimo che il linguaggio, i simboli e i riti sono la parodia di religioni ben più famose!

Beh questa obiezione è facilmente respinta, se consideriamo quanto detto prima. La nostra è la Vera Religione, quindi la prima.

Altre hanno preso liberamente spunto e poi, che vi devo dire, hanno fatto un piano di marketing migliore di noi pirati sbronzi. Siamo vittime del nostro piratesco lassismo e se questa è una colpa, vostro onore, siamo meritevoli di condanna: non avevamo voglia di capire cosa fosse un cavolo di business plan e -bam!-, nel giro di qualche secolo ci siamo trovati con il mercato monopolizzato da gente veramente poco tollerante. Al punto che siamo stati costretti a rintanarci nei nostri covi e attendere tempi migliori, per non avere il trattamento che di solito ai tempi si riservava a chi la pensava diversamente. Amiamo essere invitati ai barbecue, ma non quando siamo noi la portata principale.

 

Beh dai, perlomeno in tempi di oscurantismo e persecuzione noi pirati ci siamo scelti dei bei nascondigli…mica scemi! – Pirate Cove, CA, USA

 

OBIEZIONE 3
Ma che religione siete senza neanche due soldi! Non avete mai conquistato una città santa, mai una guerra di religione, un attentato suicida, un martirio come si deve!

Beh, che dire…i forzieri pieni dobloni ci piacciono molto, non c’è dubbio!

D’altra parte, è la faccendo dello “sventrare, punire e sottomettere perché Dio vuole” a non essere proprio nel nostro stile. Forse sarà per questo che siamo squattrinati, probabile.

Nessuno è mai morto a causa del nostro credo, trabocchiamo d’orgoglio per questa cosa. Anche perché sembra essere piuttosto rara tra i movimenti religiosi.

Preferiamo che i dobloni arrivino alla nostra Ciurma o alla Chiesa Pastafariana Italiana da persone vive, adulte e consenzienti (tipo QUI per sostenere il percorso di riconoscimento del Pastafarianesimo). Pochi, ma onesti.

 

Per riempire il forziere senza far male al prossimo bisogna avere un po’ di pazienza e aspettarsi molta generosità!

 

OBIEZIONE 4
La storia del Prodigioso Spaghetto Volante è troppo ridicola, non ci potete credere veramente!

Considerato che la religione è questione di Fede, la cosa è presto detta: se non ci credi, tutte le religioni possono apparire prive di senso, al punto da risultare ridicole. Dalle storie scritte nei Libri Sacri, agli abiti sacerdotali, ai riti.

Agli occhi esterni del miscredente tutto sembra un po’ buffo, compreso il nostro Culto, finché non avverte il Tocco delle Sue Pappardellose Appendici e capisce tutto. Abbiamo già visto accadere questa cosa innumerevoli volte, con tanti senzadio. È bastato offrire loro una birra e parlare del Prodigioso Spaghetto Volante.

Un consiglio disinteressato, poi, ai credenti di altri culti: non ci mettiamo a fare gara sulla logica, perché lì siamo imbattibili.

Proprio su questo punto il Pastafarianesimo si distingue dagli altri fenomeni religiosi e, a maggior ragione, dovrebbe ottenere il riconoscimento ufficiale.

Poiché il nostro, a differenza degli altri, è un culto scientifico, che basa le proprie assunzioni su postulati rigorosi. Dopotutto, il nostro Profeta Bobby Henderson (il pesto sia con lui) non è mica un cantante o uno scrittore di fantascienza: è un fisico, lavora di calcoli, non di fantasia!

Nei nostri Testi Sacri sono rinvenibili molteplici prove dell’esistenza del Sugoso Creatore dell’Universo. Tali prove sono lì, a disposizione per chiunque voglia confutarle e dimostrarci che abbiamo torto e che il Prodigioso Spaghetto Volante non esiste. Fino ad allora continueremo a lavorare, affinché il credo di migliaia di persone ottenga la legittimazione che merita.

 

Ma diciamocelo: un culto così dissetante non può essere falso!

 

A tal proposito, per ritornare all’articolo di partenza “Falso a chi? Tutela del sacro e discernimento del vero” di Adele Orioli, comparso sul numero 5 della rivista “Nessun Dogma”, chiudiamo il cerchio dimostrando che includendoci nel suo articolo ha preso un granchio colossale: la legge dovrebbe riservare determinati privilegi a tutela delle persone di Fede Pastafariana, perché in quel caso – e solo in quello – non si tratterebbe di tutelare giuridicamente “individuali irrazionali credenze“, ma la verità provata. Visto che noi abbiamo ragione e gli altri hanno torto.

Sta tutto lì, nero su bianco, basta andare a controllare.

Adele Orioli sarà ospite del nostro “Ceci n’est pas un blasphème: Festival delle Arti Censurate” a Napoli dal 17 al 30 Settembre.

Potrà essere occasione per chiarire con lei questi aspetti, magari di fronte ad una tavola imbandita di inconfutabili dimostrazioni della bonta del nostro Sugoso Creatore. RAmen!

Adele Orioli e tanti altri ospiti al Festival delle Arti Censurate, non ve lo perdete!

 

[1] L’ultimo numero di “Nessun Dogma” e le precedenti uscite sono acquistabili anche in formato digitale a questo link.

Presi(al)dente della Ciurma Pastafariana, Scardinale emerito, Frescovo emerito...un emerito, insomma.

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