“CONSIDERAZIONI SULLA MADONNA A SENO NUDO E LA BLASFEMIA NEL PRIDE” di Luca Vitale

L’Osservatore Pastafariano nasce con l’idea di condividere notizie del mondo pastafariano, non è fuori dalla sua missione però dare spazio anche ad altre voci che possono essere di comune interesse.

Augurandosi di inaugurare così un futuro di ottimi contributi, oggi la redazione dell’Osservatore ospita il contributo di Luca Vitale di WannaBeBuddha (qui i link Facebook e Youtube).

 

 

 

CONSIDERAZIONI SULLA MADONNA A SENO NUDO 
E LA BLASFEMIA NEL PRIDE
di Luca Vitale
Madonna a seno nudo – Cremona Pride 2022

Il 4 Giugno c’è stato per la prima volta il Pride a Cremona e, come ogni Pride che si rispetti, la blasfemia è un elemento inevitabile, anzi, oserei dire necessario.
Questa volta abbiamo visto sfilare dei portantini incappucciati che, sulle loro spalle, sostenevano un baldacchino con una madonna sadomaso: Collarino in pelle, nastro isolante nero sui capezzoli messo a forma di X, trucco aggressivo e, ovviamente, il tradizionale velo azzurro.
Bellissima.
Ad una Madonna così chiederei tutti i giorni di calpestare il mio biscione.
Un esempio di foot-fetish tipico dell’iconografia cattolica
Non sappiamo ancora chi lo abbia fatto, e non sappiamo se sia una protesta o altro, anche se potrebbe essere facile da intuire. Quello che invece sappiamo è che spesso nei vari Pride l’elemento definibile come “blasfemo” c’è sempre. Vuoi per critica al bigottismo religioso, vuoi perché qualcuno crede davvero, in modo alquanto ingenuo e insensato, che Gesù avrebbe sposato la causa arcobaleno (come il “Cristo LGBT” che ha sfilato a Giugno 2021). [1]
Pride e irriverenza religiosa vanno spesso a braccetto.
Cristo LGBT – Roma Pride 2021
Immancabilmente, come fosse un copione già scritto, politici di destra, religiosi, persone bigotte e retrograde, si sono lamentate per la blasfemia, definendo l’evento un attacco alla fede cristiana e via dicendo.
Il Vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, ha commentato così l’accaduto:
«Raccolgo lo sconcerto di numerosi cittadini, credenti e non credenti, per la presenza di immagini offensive ed evidentemente blasfeme, che non possono avere alcun valore educativo o comunicativo di valori e diritti. (…) Esprimo il dolore mio e della comunità cristiana.» [2]

Diversi esponenti locali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia nei loro comunicati hanno scritto:
«Non è così, con questo modo squallido e irrispettoso della fede cristiana, che si rivendicano i diritti.» [3]

Perfino il noto imprenditore e dirigente sportivo Giovanni Arvedi ha affermato: «Questi simboli non hanno nulla a che vedere con la legittima tutela dei diritti e la lotta all’omofobia e alle discriminazioni. Sono immagini stonate perché offendono la sensibilità altrui.» [4]

Ed ovviamente anche Galimberti, il sindaco stesso, dichiara:
«È un errore di cui non c’era bisogno. (…) A quei pochi, dico che esprimere le proprie posizioni deve passare dal considerare e rispettare quelle degli altri. Sempre.» [5]
La cosa che più mi sorprende è che addirittura Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, se ne è uscito con:
«L’offesa gratuita, come quella che è stata fatta con la statua della Madonna, è inaccettabile. (…) Lo scopo della nostra iniziativa era lottare per i diritti e anche per la laicità dello Stato, ma non è offendendo i credenti che la si ottiene. Quel gesto è stato anacronistico. Forse 15 anni fa si facevano rappresentazioni pittoresche per attirare l’attenzione. Oggi sono sparite. Molti credenti vengono al Pride e c’è un dibattito su questi temi anche nel mondo cattolico. Non c’è contrapposizione. L’offesa gratuita, come quella che è stata fatta con la statua della Vergine, è inaccettabile. Ci piacerebbe conoscere gli autori di quel gesto per mandarli a quel paese.» [6]

 

Cara Italia, abbiamo un problema.
Ok, no, ne abbiamo diversi, ma fra i tanti ce n’è anche uno sconosciuto che potrei definire “blasfemofobia”, ossia il terrore della blasfemia.
Questo terrore nasce dal fatto che non si riesce a scindere un gesto politico, che ha profonde radici sociali, da tutto quello che rientra nella sfera del folklore e della superstizione, come la fede religiosa.
Il sacro esiste per chi il sacro ce lo vede. Ma per chi non concepisce nessuna dimensione metafisica o spirituale, cosa rappresenta la sacralità?
Niente di niente.
Per quelli come noi, la bibbia non è un libro sacro, è solo un insieme di scritti che vanno dal XIII sec. a.e.v. fino al II sec. e.v.
Gesù, la Madonna e gli apostoli, non sono figure sacre, ma figure letterarie su cui c’è dibattito in merito alla reale esistenza storica.
Dio, gli angeli, gli arcangeli, i cori, i cherubini e via dicendo, non sono esseri sacri, ma semplici creature fantastiche appartenenti al folklore popolare.
Pertanto, agli occhi di una persona priva di qualsiasi forma di fede, ridere di Topolino, di Goku o di Babbo Natale è esattamente la stessa cosa del ridere di Dio, Gesù, e compagnia bella.
Giorno Giovanna figlio di Dio – Firenze Pride 2019
La cosa, però, si complica per colpa del cosiddetto “sentimento religioso”.
In pratica, il fatto che qualcuno creda a dei personaggi di fantasia e a degli amici immaginari, in automatico fà sì che la critica e lo sberleffo a tali figure siano vietate, o comunque socialmente non accettate.
Puoi insultare Mazinga, ma non Dio.
Fra l’altro non basta il semplice credo individuale, poiché anche i bambini credono a Babbo Natale, eppure se io dicessi che è un “panzone di merda”, a nessuno interesserebbe nulla e probabilmente molti riderebbero.
Quindi, alla fine, il risultato è che non si deve insultare quello a cui credono gli adulti e che alle sue spalle abbia un’istituzione, un’organizzazione ed una realtà giuridica, politica e sociale. 
Ma è proprio per motivi sociali che bisogna affrontare il dibattito sulla blasfemia, collegato soprattutto al Pride, e quindi ai diritti umani. Perché storicamente, nel nostro paese, la religione cristiana cattolica ha dettato legge per moltissimo tempo e continua a farlo tutt’ora (motivo per il quale la satira nostrana colpisce principalmente loro, nonostante in italia ci siano diverse confessioni religiose).
Non è solo una questione di fede, che dovrebbe rimanere nella sfera privata del singolo ed essere un diritto intoccabile, ma è proprio una questione pubblica e politica che impatta sulle leggi, sulle relazioni interpersonali, sulla libertà di parola, di pensiero, la cultura, l’arte e su ogni aspetto della vita umana.
In che modo, quindi, la blasfemia all’interno del Pride non solo è un diritto, ma anche un gesto condivisibile e necessario?

Chi non ha alcuna forma di fede, non reputando nulla come sacro, identifica in quei simboli religiosi (tipo croci, statuette, santini et similia) dei simboli politici ed ideologici, esattamente come una bandiera o un logo di un partito o di una squadra di calcio.
Quando si dice o si fa qualcosa di blasfemo, quindi, non si sta attaccando un Dio nel quale non si crede, non si stanno insultando direttamente le persone che ci credono, ma si sta facendo una critica alle idee retrograde e liberticide che tale religione porta avanti da secoli.

Le religioni abramitiche, e quindi anche quella cristiana e nello specifico la religione cattolica apostolica romana, sono sempre state notoriamente omofobe. Ridere della religione cattolica attraverso lo sberleffo dei suoi simboli è proprio una critica a questo.
Colpire un simbolo non equivale a colpire una persona. Attaccare una ideologia non equivale a negare i diritti di un individuo. Pertanto, vestirsi da Gesù, portare in giro una madonna sadomaso, fare affermazioni blasfeme e dissacrare la religione, è un modo per manifestare contro quelle ideologie e quelle istituzioni che, in nome di un amico immaginario, fanno discriminazioni e non rispettano la libertà individuale.
Non si tratta quindi di mancare per primi di rispetto ai fedeli e di essere provocatori, ma proprio l’opposto: è ribellione dopo secoli di abusi.
È un difendersi (o difendere gli altri, come nel caso di noi etero) di fronte a continui e quotidiani attacchi che vanno avanti da più di 3.000 anni.
Infatti l’omosessualità, specialmente quella maschile, era demonizzata già nel XIII secolo a.e.v., tanto che nella Bibbia possiamo leggere:
«Non ti coricherai con un uomo come si fa con una donna: è cosa abominevole.» (Lv 18,22)
«Non rendetevi impuri con nessuna di tali pratiche, poiché con tutte queste cose si sono rese impure le nazioni che io sto per scacciare davanti a voi.» ( Lv 18,24)   
«Chiunque praticherà qualcuna di queste abominazioni, ogni persona che le commetterà, sarà eliminata dal suo popolo.» ( Lv 18,29)    
«Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro.» ( Lv 20,13)  
Spostandoci al I° sec. dell’era volgare,  invece, possiamo notare che la cosa era ampiamente sostenuta anche dal sedicente figlio di Dio (oh, se lo dice lui…). Nel famoso “discorso della montagna” vediamo il caro Gesù approvare tutto questo quando disse: 

«Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.» (Mt 5,17)
Di che Legge sta parlano?
Ovviamente le regole contenute nella Torah, il cosiddetto Antico Testamento.
Inutile cercare giustificazioni dicendo che nel vangelo possiamo anche leggere:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.» (GV 15, 12-14)

Tale regola dell’amore reciproco si applica solo ai suoi amici, cioè a chi fa ciò che lui comanda. Chi non accetta i suoi comandamenti viene maledetto, senza mezze misure:
«Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! perché se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da molto tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. 22 Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra.» (Mt 11, 21-22)

E che cos’è che questo amorevole Gesù comanderebbe? Di non commettere atti omosessuali, così come è prescritto dalla Legge, quella che vi ho appena mostrato nel Levitico, e che lui è venuto a compiere.
Per dirla in parole semplici, anche a Gesù stavano sul cazzo i froci, nonostante si appartasse di continuo nei campi con ben 12 uomini.

 

Tale posizione viene poi ribadita anche Paolo di Tarso stesso, praticamente contemporaneo di Gesù (pur non avendolo mai conosciuto), uno dei più grandi evangelizzatori cristiani, e di forte influenza per tutta la teologia a venire:
«Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento.» (Ro 1,26-27)
«E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.» (Ro 1,32)
«Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali.» (1 Corinzi 6,9)
«Noi sappiamo che la Legge è buona, purché se ne faccia un uso legittimo, nella convinzione che la Legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini, i fornicatori, i sodomiti, i mercanti di uomini, i bugiardi, gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina, secondo il vangelo della gloria del beato Dio, che mi è stato affidato.» (1Tm 1,8-11)
Il passato è, per l’appunto, passato. Va inteso con prospettiva storica e bisogna capire che non possiamo giudicare con ottica moderna società lontane da noi nel tempo e nello spazio. La cosa va presa per quello che è.
Il problema è che questa roba ancora oggi se la portano dietro in molti. Idee e concetti anacronistici e obsoleti, per qualcuno sono ancora attualità.
Giungendo ai tempi moderni, alla Chiesa e alla sua influenza socio-politica, notiamo che la situazione è cambiata nella forma, ma non nella sostanza. Ok, non si parla più di ammazzare gli omosessuali, ma comunque la demonizzazione delle pratiche “contro natura” (sic) c’è.
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica [7] possiamo infatti leggere: 

«L’omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un’attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. (…). Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, (…) la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati”. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.» (n. 2357)
«Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova.» (n. 2358)
«Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. (…) con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.» (n. 2359).
È inutile che Piazzoni dell’Arcigay dica che “Molti credenti vengono al Pride e c’è un dibattito su questi temi anche nel mondo cattolico. Non c’è contrapposizione.”, le direttive del CCC parlano chiaro, gli omosessuali sono identificati come individui che hanno disordine (mentale?), sono imperfetti, contro natura, devono essere corretti e non possono esprimere sé stessi, autodeterminandosi e vivendo la propria sessualità in modo libero… e addirittura si permettono di mettere bocca nella loro sfera affettiva, negando perfino la possibilità che possano provare amore poiché non hanno complementarietà affettiva, e riducendo ogni relazione omo-romantica a semplice perversione. La conclusione è chiara e messa nero su bianco, i rapporti omosessuali in nessun caso possono essere approvati (sic).
Per chi non lo sapesse, le parole del CCC non sono un articoletto scritto su di un blog, ma proprio le linee guida ufficiali che ogni cristiano cattolico dovrebbe seguire.
Sono le loro regole ed il loro credo, il CCC è parte integrante della vita di ogni fedele.
Qualcuno pensa davvero che le manifestazioni in piazza possano in qualche modo indurre un capo religioso, come il Patriarca della Chiesa di Roma, a dire “Scusate, per secoli abbiamo sbagliato, nella bibbia ci sono scritte fesserie. Adesso cambieremo tutto.”, rivoluzionando le basi stesse della loro teologia?
Ingenui.
Quello per cui ci dovremmo battere, invece, è affinché sia lo Stato Italiano, laico e aconfessionale, a garantire l’uguaglianza di diritto per tutti. Fanculo la fede!
Gesù Gay – Milano Pride 2021
In Italia ci sono tre reati importanti, quello di associazione mafiosa, quello di complicità e quello di favoreggiamento.
Nello specifico, se sei mafioso non conta se di tuo pugno non hai mai commesso reati, il semplice farne parte vuol dire condividerne le idee, i metodi e dargli supporto. Così come il complice aiuta chi commette un reato, ed il favoreggiatore aiuta il criminale ad eludere le investigazioni o a sottrarsi alle ricerche dell’autorità.
Sono tutti e tre punibili penalmente.
Il nesso tra fede, istituzione religiosa e credente, è di questo tipo. Se qualcuno si dichiara cristiano cattolico, e pertanto supporta con l’8×1000 o con altri mezzi la Chiesa, pratica i loro riti, crede ai loro dogmi e recita le loro professioni di fede, allora è a tutti gli effetti complice delle porcate che da sempre ha fatto e detto la Chiesa. Il fedele, supportando tali istituzioni e tali ideologie, favoreggia in maniera diretta tutte quelle discriminazioni ancora in atto.
Se qualcuno non è d’accordo con il CCC, e con quelle frasi specifiche della bibbia, allora diventasse ateo o cambiasse religione. Se uno non è d’accordo con le modalità della mafia, allora non ne fa parte. Molto semplice.
Quando qualcuno da 3.000 anni ti prende a pugni restando impunito, e lo Stato non fa NULLA DI NULLA per impedirglielo, ad una certa è lecito reagire e difendersi… e farlo con la blasfemia è il miglior modo, poiché si tratta di una risposta non-violenta dato non colpisce in maniera diretta nessuna persona, ma solo delle idee… idee che qualcuno reputa intoccabili.
Condannabile sarebbe stato un atto di aggressione sui fedeli, prendere magari un vescovo e decapitarlo in piazza; ma se qualcuno si pulisce il culo con un testo che dice esplicitamente che una certa categoria di persone deve essere messa a morte, è solo da elogiare.
La non-violenza nella blasfemia è fondamentale, perché in realtà il religioso, seppur complice e favoreggiatore, nella maggior parte dei casi non lo fa di proposito. Si dichiarano cattolici, ma se poi li interroghi sulla loro fede ti accorgi che non la conoscono, credono a modo loro e non rispettano nessuno dei dettami della tradizione. Semplicemente sono cattolici tanto per esserlo, motivo per il quale non dobbiamo odiarli e dobbiamo rivolgere le nostre critiche ai simboli, alle organizzazioni e alle idee. Mai contro le persone.
Mi fa molto ridere la destra, con figure come Giorgia Meloni, che sproloquia di “cristianofobia” [8]. Nessuno avrebbe detto niente “ai cristiani” (nello specifico, ai cattolici, ma vabbè…) se si fossero limitati a farsi i fatti propri. Ma così non è, uno dei pilastri della loro fede è proprio la condanna degli abomini (sic).
E’ come se qualcuno insultasse i fascisti per colpa dei loro crimini, e lei rispondesse che in italia ci sia la “fascistofobia”. Grazie al cazzo, era una dittatura sanguinaria, cosa dovremmo fare, applaudirli?
Il mondo va al contrario, è sottosopra, a quanto pare adesso sono le vittime a doversi scusare.
Interessante questa associazione Meloni/Fascismo, andrebbe indagata più approfonditamente… [9]

 

Pertanto, sbeffeggiare la loro fede ed i loro simboli è una risposta, non attacco. Religione e Libertà non possono coesistere, a partire proprio dall’etimologia delle stesse parole. Lo Stato prima o poi dovrà fare una scelta.
Nessuno quindi vuole vietare al religioso di credere a certe favolette, con la blasfemia ci si batte affinché la religione e la fede non siano usate come scusa per poter continuare a discriminare le persone.
Alla luce di questo, quindi, al Pride non solo bisognerebbe avere più Madonne con le tette di fuori, ma anche più Gesù con i vibratori nel culo.
[1]
https://www.adnkronos.com/pride-famiglie-arcobaleno-cristo-lgbt-anche-gesu-avrebbe-sfilato_3T0zhobVmcF7G9DUdaS3HV
[2]
https://www.diocesidicremona.it/blasfemia-al-cremona-pride-il-vescovo-esprimo-dolore-mio-e-della-comunita-cristiana-05-06-2022.html
[3]
https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2022/06/05/pride-a-cremona-polemiche-per-madonna-a-seni-nudi-a-corteo_29f22632-133b-4e42-803a-30da3d9644cb.html#:~:text=%22Non%20%C3%A8%20cosi%2C%20con%20questo,Italia%20a%20Fratelli%20d’Italia.
[4]
https://www.open.online/2022/06/05/cremona-pride-polemiche-madonna-seno-scoperto/
[5]
https://www.open.online/2022/06/06/cremona-pride-madonna-seno-scoperto-sindaco/
[6]
https://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/387504/cremona-pride-sgradevole-quel-manichino-portato-apposta-per-danneggiarci.html
[7]
https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a6_it.htm
[8]
https://www.giorgiameloni.it/2014/07/02/il-voto-ideologico-di-governo-e-maggioranza-contro-la-mozione-fdi-an-sulla-cristianofobia-e-il-sintomo-di-arretratezza-culturale/
[9]
https://www.ilsole24ore.com/art/lobby-nera-milano-chieste-dimissioni-dell-eurodeputato-fdi-fidanza-AEJNhom

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4 Commenti

  1. Complimenti, punto su punto non ho niente da ridire. Ci ragionerò nei prossimi giorni ma non posso che dirmi in accordo. Testo ben argomentato e corrosivo al punto giusto. Happy pride!

  2. Dire che babbo natale é un panzone di merda é una palese offesa di bodyshaming e a me non fa piacere, tutto questo casino per la madonna che é un personaggio di fantasia e poi si continua ad offendere le persone vere, facciamo il pride perché frocio di merda da fastidio, invece panzone di merda ( cit.presa da questo articolo) deve far ridere, come se di nuovo non tutti possano avere pari diritto. Con questo direi che manca il rispetto in generale da parte di tutti a 360 gradi anche di chi come te si batte proprio per averne, e quindi non se ne esce, finché non impareremo a soppesare le parole feriremo sempre qualcuno. E non possiamo arroccarci dietro l’idea che la colpa é di chi si offende, ma della nostra mancanza di empatia. Un credente Cristiano per quanto noi possiamo ritenerlo assurdo ci crede e di conseguenza si offende e chi siamo noi per avere il diritto di fare del male a qualcuno?. Certo i Cristiano sono quelli che remano contro tutto ciò che per noi é ovvio, il fine vita, le unioni non convenzionali, la sessualità ecc. loro per primi dovrebbero smettere perché predicano il rispetto e non lo fanno, e lo stesso facciamo noi. Questa é una faida infinita a meno che una delle parti non decida di agire senza violenza, e la violenza non é solo picchiare o sparare ma anche offendere. RAmen frittelli ps sono pronto alle critiche se costruttive 👍💚

  3. trovo un filo ipocrita che vada bene fare blasfemie offese al pride e che invece Zalone per la sua scena sui gay all’ultimo sanremo (senza voler offendere nessuno a differenza di quanto successo li) quindi è veramente ipocrita quanto è successo.

    se faccio una battuta sui gay sono omofobo..se bestemmio va bene invece

    si chiama in un solo modo: IPOCRISIA (COMUNISTA AGGIUNGO IO) e tante parole a vanvera compreso l’articolo che sembra scritto da uno sotto effetto pesante di acidi e cannabinoidi oltre a essere offensivo in vari pezzi fingendosi liberale..

    aggiungo che il fondatore dell’arci gay era un sacerdote-ex sacerdote e ha una parte cattolica..piaccia o meno

    saluti e sempre forza milan

  4. il levitico era un testo solo per sacerdoti..

    citarlo per far vedere omofoba la bibbia o per andare contro agli omosessuali è ipocrita e sbagliato in ambedue i casi

    sappiatelo

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