Il Pappa birredice i Liscabissi!
Ahhhr Frittelli della Crosta,
a seguito della recente e strumentale polemica sulle cosiddette “Croci di vetta” vogliamo ricordare a tutti la posizione della Chiesa Pastafariana Italiana sull’argomento.
In linea di principio noi non siamo per niente contrari all’esposizione di simboli religiosi in luoghi per così dire estremi, non la consideriamo negativamente né dal punto di vista paesaggistico (purché non si tratti di ecomostri o comporti un significativo danno ambientale) né un’imposizione culturale; naturalmente però questo deve valere per tutti e per tutte le confessioni religiose e non può essere monopolio di una singola, per quanto relativamente maggioritaria, religione obsoleta.
Vogliamo ricordare che già nel 2015 una ciurma di Pirati Pastafariani ha raggiunto la vetta del Monte Dolada (in memoria della ricerca di Capitan Mosey sul Monte Salsa) e ha proceduto alla Grande Erezione, installando un Liscafisso che, purtroppo, è stato prontamente vandalizzato da ignoti, anche se noi crediamo di vedere in questo ignobile atto la mano di un commando di Hare Krishna.
In seguito a questo spiacevole episodio, abbiamo ritenuto meglio tornare all’elemento che più ci è familiare: il mare.
Alcuni credono che il Mare sia una barriera. I Pirati sanno che è una Porta. Alcuni credono che il Mare segni un confine. I Pirati sanno che è una via di comunicazione. Alcuni credono che le terre siano separate. I Pirati sanno che sul fondo del Mare tutte si uniscono e che non esistono isole o continenti, ma un’unica Terra, così come non esistono popoli o nazioni, ma solo Esseri Umani. Alcuni parlano di questo o quel Mare. I Pirati sanno che il Mare è uno solo ed oggi sono qui per ribadirlo: con questo gesto noi uniamo ciò che è già unito, noi ricomponiamo ciò che è già ricomposto. Perché le differenze, le distinzioni, le separazioni non appartengono al Mare e non appartengono né ai Pirati, né al Disegno Demente del Prodigioso! Acqua all’acqua! |
Nel 2017, al Raguno Nazionale Pastafariano a Marina di Massa è stato celebrato il rito della Benedizione delle Acque, alla presenza delle massime autorità della Chiesa e di un nutrito numero di Pirati. In quella occasione è stato prelevato un campione dell’acqua che bagna il molo di Marina di Massa e conservata come Sacra Reliquida.
In tutti i successivi Raguni, fino a quello di quest’anno tenutosi a Fondi, la Reliquida è stata unita alle acque della località che ci ospitava nel rito del Matrimonio delle Acque, a significare l’unità di tutte le Acque, e prelevata una nuova Reliquida affidata di volta in volta agli Scrotomartiri organizzatori del Raguno stesso e distribuita in piccole quantità ai partecipanti al rito.
Ma il ritorno al Mare ha comportato anche l’istituzione di una nuova tradizione: dopo il sacrilegio compiuto ai danni della Grande Erezione, la Chiesa ha scelto di immergere nell’abisso quello che non ci viene permesso di esporre sulle cime.
Nel 2016, al Raguno di Salerno, è stato posato sul fondo del Golfo di Salerno il primo Liscabisso, una targa commemorativa con inciso il Sacro Liscafisso, che ora giace sul fondo del mare a perpetuo ricordo del passaggio dei Pirati.
Anche quest’anno, al Raguno di Fondi, è stato posato un secondo Liscabisso nel tratto di mare prospiciente l’isola di Ponza, e la sua posizione accuratamente georeferenziata per futura memoria.
Infatti, essendo la nostra una religione scientifica, abbiamo scientificamente calcolato le coordinate e grazie alla tecnologia che ci permette di evitar sestanti e carte nautiche basta scrivere “Liscabisso” su Google maps e, voilà, appariranno i siti esatti.
Consigliamo quindi caldamente a tutti i Pirati che dovessero trovarsi nelle vicinanze di una di queste località di intraprendere un pellegrinaggio per piangere la scomparsa del Liscafisso del Dolada o per gioire della memoria dei Liscabissi di Salerno e Ponza, magari compiendo un’immersione alla loro ricerca. Nel qual caso, come raccomanda l’Ottavo Condimento, dateci dentro e fatevi delle foto.
Birrediciamus.
RAmen.
Pappa Paolo L’Apostrofo detto Il Malmostoso
IV Pastefice Massimo della Chiesa Pastafariana Italiana