Il Mostro di Spaghetti arriva alla Corte di Giustizia europea

Da diversi anni i seguaci della Kirche des Fliegenden Spaghettimonsters (la Chiesa Pastafariana tedesca, ndR) di Templin lottano per essere riconosciuti come comunità filosofica. Dopo diverse sconfitte giuridiche, si sono rivolti alla Corte di giustizia europea.

Tradotto dall’articolo
“Spaghettimonster” zieht vor Europäischen Gerichtshof
pubblicato il 12 Aprile 2019 su rbb24.de.

La Chiesa Pastafariana tedesca di Templin (Uckermark), Brandeburgo, ha presentato ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) a Strasburgo. Questo è quanto dichiarato dall’associazione giovedì scorso.

“La nostra denuncia è diretta contro il rifiuto del riconoscimento come Weltanschauungsgemeinschaft (Comunitá filosofica) in Germania e la discriminazione ad esso associata”, spiega Rüdiger “Bruder Spaghettus” Weida sul sito web dell’associazione.
La denuncia è sostenuta dalla Fondazione Giordano Bruno e dall'”Istituto per il diritto alla libera visione del mondo” (osservatorio legale tedesco sul diritto di libertà religiosa, ndR).

Bruder Spaghettus, Elli Spirelli e altri due giovani Pastafariani tedeschi nel santuario intitolato ad Al Zarkawi I, Fondutore della Chiesa Pastafariana Italiana

La Chiesa Pastafariana tedesca ha incassato la sconfitta davanti alla Corte Costituzionale Federale

La congrega tedesca officia dal 2014 la cosiddetta “Nudelmesse” a Templin in Uckermark. I Pastafariani, così si definiscono i seguaci, consumano insieme pasta e birra.

Sui pali all’entrata del paese i Pastafariani avevano apposto dei cartelli per comunicare gli orari di queste cerimonie. Ciò venne vietato dal Dipartimento Stradale dello Stato – con l’appoggio di Sabine Kunst, allora Ministro della Scienza (gruppo misto, per la SPD), la quale definì i Pastafariani una “parodia priva di seria sostanza religiosa”.

La segnaletica della discordia, all’entrata di Templin

I Pastafariani protestarono e chiesero di essere riconosciuti come comunità filosofica. Ma nell’agosto 2017, l’Ufficio Regionale Superiore di Brandeburgo ha respinto l’istanza e nel novembre 2018 la Corte Costituzionale Federale ha respinto l’accusa di incostituzionalità. “L’attività ideologica non è stata rilevata come plausibile”, informava allora la Corte Suprema Tedesca.

La Chiesa Pastafariana tedesca ha commissionato una perizia specifica a questo scopo

Tuttavia, la città di Templin non è stata rigida quanto i tribunali – dopo tutto, la bizzarra disputa sui segni ha attirato l’attenzione dei media sovraregionali anche sulla piccola città. Per ben due settimane nell’estate calda del 2018, il sito templin.de ha persino ospitato un riferimento diretto alla chiesa dei controversi umanisti (nella pagina dedicata alle chiese di Templin, vedi immagine sotto, ndR) – per poi cancellare nuovamente il link dopo massicce critiche. Il cartello con gli orari delle “Nudelmesse”, tuttavia, è stato temporaneamente lasciato affisso, fino alla decisione negativa della Corte costituzionale federale.

Il riferimento al santuario dei Pastafariani di Templin sul sito comunale, prima della rimozione

Per avere ora migliori opportunità davanti alla Corte di giustizia europea, la Chiesa, secondo le proprie dichiarazioni, ha persino commissionato una perizia alla filosofa e teologa Daniela Wakonigg. Come previsto, ha espresso parere favorevole ai Pastafariani. Wakonigg è il commissario regionale della “Confederazione Internazionale degli aconfessionali e degli atei” (IKBA) e, secondo il sito web dell’IKBA, ha lasciato la comunità religiosa all’età di 15 anni – ma ha comunque studiato teologia cattolica.

In ogni caso Rüdiger Weida è ottimista di vincere a livello europeo. Sul sito web scrive:

Quando si tratta di reclami dalla Germania, il 95% viene respinto a Strasburgo. Ma il nostro appello e questa perizia conclusiva dovrebbero riuscire a influenzare i giudici.

Presi(al)dente della Ciurma Pastafariana, Scardinale emerito, Frescovo emerito...un emerito, insomma.

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