Ieri avremmo preferito davvero festeggiare doppiamente.

Doppiamente perché, oltre all’Immacolata Colazione, l’8 Dicembre per noi è giorno di celebrazioni per l’Erezione della nostra terza Pappessa, Scialatiella Piccante I, salita al Soglio Pastificio proprio in occasione dell’Immacolata dell’anno 2016.

Ieri sarebbe quindi dovuto essere il giorno dei festeggiamenti per l’inizio del suo quinto anno di Pappato.

E INVECE…

Invece apprendiamo dal Concistoro della Chiesa Pastafariana Italiana che (se sei in piedi, siediti prima di continuare a leggere) Scialatiella Piccante ha rimesso il suo Pappato dopo soli 5 minuti dalla nuova nomina!

E non è tutto! Sembra che il Concistoro non voglia più essere chiamato Concistoro, gli Scardinali non vogliano più essere conosciuti come Scardinali e che l’Associazione fra un po’ non si chiamerà neanche più Chiesa Pastafariana Italiana!

Cosa accade all’interno della congregazione pastafariana più numerosa d’Italia?

Come mai sta cambiando tutto?

Come farà la nostra Ciurma senza guida spirituale?

Dove andremo a finire di questo passo signora mia, e soprattutto perché nessuno pensa mai ai bambini?

Abbiamo alcune indiscrezioni trapelate dall’appena insediato consesso dei pirati che timonano l’Associazione (a questo punto non sapremmo bene neanche come chiamare il Direttivo) che seguono alcune comunicazioni di questi mesi, ad ora riservate ai soli iscritti, e che ci tranquillizzano molto: sembra che nel corso del prossimo anno ci saranno grandi cambiamenti necessari al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati sin dal momento della Fonduzione, per la maggior gloria del Prodigioso Spaghetto Volante e della Sua Chiesa.

Il Direttivo, riunitosi qualche giorno fa per la prima volta, ci racconta che quello che sta per avere luogo è una sorta di raddoppio: in sostanza la CPI si fa in due, non più una sola Associazione ma due soggetti che camineranno di pari passo, sulla falsariga del motto “Libera Chiesa in libero Stato“.

Ciascuno secondo le rispettive funzioni ma con un unico obiettivo: diffondere sempre di più i principi del Pastafarianesimo.

Ecco cosa vedremo nei prossimi mesi.

Da una parte nascerà un nuovo ente religioso col compito di richiedere il riconoscimento del Pastafarianesimo come religione ufficiale allo Stato ed amministrare il nostro Sugoso Culto (riti, ministri, luoghi sacri).

Questo ente, pienamente titolato a prendere il nome di “Chiesa Pastafariana Italiana“, avrà un proprio Concistoro che, una volta insediato, ci darà una nuova Guida Spirituale per il sollazzo delle nostre anime ed i nostri stomaci. Si tratta quindi solo di avere un po’ di pazienza, tra non molto potremo nuovamente acclamare il nostro quarto Pappa col pomodoro.

Questo quindi risulta essere il motivo dello spappamento di Scialatiella, mistero risolto!

Dall’altra parte che ne sarà dell’attuale Associazione? Verrà forse disciolta, come sale grosso nell’acqua?

Neanche per sogno!

Da quanto comunicato, continuerà a pirateggiare come sempre, se non di più: sarà infatti rinnovata come Associazione di Promozione Sociale dedita all’attivismo, secondo i valori propri del Pastafarianesimo.

Un soggetto laico (ma di chiara ispirazione religiosa) più presente nel sociale, tramite il quale le campagne della CPI (come le Tagliatelle in Piedi, Liberi Verso il Vulcano, Dioscotto) potranno avere nuova linfa e contribuire a rendere l’Italia un Paese più a misura di pirata.

Un dubbio rimane ancora: se il nuovo ente prenderà il nome di Chiesa Pastafariana Italiana, l’attuale CPI come si chiamerà?

Anche per questa indiscrezione sembra sia necessario pazientare un po’: sembra infatti che il nuovo nome sia ancora oggetto di consultazione collettiva. Sarà infatti la Ciurma Pastafariana a scegliere il nome che farà tremare i bigotti nei prossimi anni.

All’orizzonte del Culto scolapastato si prospettano quindi grandi manovre, che non solo ci rincuorano dopo aver appreso dello spappamento, ma anzi ci fanno ben sperare che il Bel Paese presto conoscerà ancora meglio le prodezze dei Pirati toccati dalla Sua Pappardellosa Appendice.

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Redazione

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