Azioni Caotiche per le zone alluvionate

Come ben sa chi ripone la propria fede nel Prodigioso Spaghetto Volante, ci si può fidare poco di questo Dio Sbronzo e del Suo primigenio operato.

I nostri Testi Sacri infatti ci raccontano di come il nostro Mondo sia stato creato in preda a una colossale ciucca e, pertanto, presenti diversi difetti di progettazione.

C’è ad esempio questa cosa che se tu prendi il pianeta Terra e per 150 anni lo sfrutti, bruciando fossili per far girare la macchina del profitto, al pianeta viene la febbre e nei territori delle fasce temperate si sviluppano fenomeni climatici tipici delle zone sub-tropicali. Pensa te che bizzarria!

Ma soprattuto, questo è risaputo tra la gente Pastafariana, è il costante decremento della pirateria a generare i fenomeni oggi denominati “Riscaldamento Globale”.

 

Per chi avesse dubbi sulla correlazione tra diminuzione dei pirati e riscaldamento globale: tiè, ecco i numeri, vieni a dirci qualcosa.

Per maggiori approfondimenti: Pirati e Global Warming e “La Pirateria nel Mediterraneo fa diminuire la temperatura del mare“)

 

Di fronte a eventi come la recente alluvione che flagella l’Emilia Romagna, nella prospettiva pastafariana è immediatamente logico quel che bisogna fare e cosa sarebbe meglio evitare.

Ecco quindi una breve guida per affrontare questo momento di emergenza.

 

COSA NON FARE – Supplicare il Prodigioso Spaghetto Volante o aspettarsi che altri risolvano la situazione

O meglio: è sempre buona abitudine pregarlo 3, 4 volte al giorno, come al solito.

Se non altro perché è importante disporre delle energie che solo una sostanziosa Comunione Pastafariana ci sa dare.

Tuttavia non illudiamoci che, ascoltando le nostre suppliche, il Suo Untuoso Spaghetto faccia sparire il fango in un divino gioco di prestigio.

Meglio che il nostro Mostro di Spaghetti non si azzardi neanche: per quanto ne sappiamo, visti i precedenti, potrebbe anche fare peggio.

D’altra parte, anche il ragionamento “c’è molta gente che sta già dando una mano, io posso tranquillamente continuare con la mia vita” appare, oltre che poco pastafariano, anche poco efficace.

C’è ancora tanto bisogno, ce ne sarà per lungo tempo e nessun aiuto è superfluo.

La forza sta nella Ciurma, nella grande somma collettiva di piccoli contributi individuali.

Chiedetelo al minuscolo grano di pepe in un piatto di carbonara.

 

COSA FARE – Aumentare la pirateria!!! AHRRR!!!

Contro i danni del Global Warming non c’è altro da fare che aumentare il numero di gesta piratesche.

Lanciamo quindi un appello affinché persone di fede Pastafariana, o ad ogni modo che fanno parte della Ciurma, attivino una serie di Azioni Caotiche in rigoroso ordine sparso, con il comune obiettivo di supportare le popolazioni colpite da questo bizzarro effetto collaterale del Disegno Demente.

Proprio in questi casi chi si scopre Pirata rivela alcune abilità che possono tornare molto utili:

 

1- Donare dobloni

La generosità piratesca non conosce confini, e anche da lunga distanza può solcare il mare della rete bancaria per raggiungere chi più ha bisogno.

Per donare dobloni consigliamo di utilizzare raccolte fondi istituzionali, se non altro per stare alla larga da gente che si approfitta delle disgrazie e della generosità umana, gente sicuramente destinata al Vulcano di Birra Stantìa.

Per chiarezza di informazioni ti rimandiamo direttamente alla fonte ufficiale, la Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, dove troverai le coordinate bancarie per bonifici con causale “ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA”:

https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/conto-corrente-alluvioni-maggio-2023

 

2- Scavare  

Se c’è una cosa che sappiamo fare bene è affondare a terra il badile in cerca di tesori!

L’unica differenza qui è che non ci sono forzieri sotto la sabbia, ma la vita delle persone sotto l’acqua e il fango: le loro case, i loro ricordi, il loro futuro.

Un’avvertenza seria: se si va armati di buone intenzioni ma scarse o cattive informazioni, si rischia di farsi del male e provocare più problemi che soluzioni.

Un ottimo modo per sapere dove andare, come equipaggiarsi ed evitare zone a rischio è VOLONTARISOS.IT.

Ci si registra, si vede dove andare, ci si segna per l’appuntamento, ci si procura gli attrezzi e si parte!

Spalare nel fango, lo ricordiamo, non è l’unico modo per fare volontariato. C’è bisogno di teste pensanti e braccia semoventi anche nei centri di raccolta, negli spazi per l’animazione dei più piccoli mentre genitore 1 e genitore 2 spalano. Insomma, un aiuto lo si può dare in tante maniere, basta volerlo e informarsi.

 

3- Spartire il bottino 

Chi è stato colpito in maniera più violenta ha perso tutto ciò che noi diamo per scontato: vestiti, coperte, cibo, mobili, a volte persino un posto dove passare la notte.

Chi ha avuto la fortuna di non trovarsi in quelle zone potrebbe allora spartire parte le proprie ricchezze accumulate nel tempo, perché così si fa tra pirati.

Anche in questo caso occorre innanzitutto capire di cosa c’è realmente bisogno e dove farlo avere: meglio tenersi in costante aggiornamento presso i centri di raccolta temporanei allestiti nelle zone alluvionate. Ciò che era indispensabile ieri, potrebbe eccedere oggi, le situazioni cambiano ancora in modo repentino.

Questa pagina del Centro Servizi Volontariato potrebbe essere un punto di partenza per prendere informazioni: https://www.csvemiliaromagna.it/news/emergenza-maltempo-come-aiutare-le-zone-colpite/

Per avere un’idea più aggiornata, tuttavia, consigliamo di consultare i profili social dei Comuni e dei Sindaci di (elenco in ordine alfabetico):

    • Alfonsine
    • Bagnacavallo
    • Bagnara
    • Brisighella
    • Budrio
    • Casola Valserio
    • Castel Bolognese
    • Cesena
    • Conselice
    • Cotignola
    • Faenza
    • Forlì
    • Fusignano
    • Lugo
    • Massa Lombarda
    • Modigliana
    • Riolo Terme
    • Sant’Agata sul Santerno
    • Solarolo

 

 

Presi(al)dente della Ciurma Pastafariana, Scardinale emerito, Frescovo emerito...un emerito, insomma.

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