Un’accusa di blasfemia in Irlanda
Stephen Fry accusato di blasfemia dopo commenti su dio
6 maggio 2017
La polizia irlandese ha avviato un’inchiesta per le accuse di blasfemia fatte da uno spettatore di un programma TV contro Stephen Fry.
Sembra che la polizia stia cercando di capire se i commenti fatti dal comico inglese sul canale RTE nel 2015 (qui il video) possano costituire un reato secondo il “Defamation Act” irlandese. Durante la trasmissione, Fry aveva chiesto perché dovrebbe “rispettare un dio capriccioso, malvagio e stupido che crea un mondo […] pieno di ingiustizia”. Il comico ha poi specificato che la sua affermazione non “era offensiva nei confronti di una religione in particolare”.
Secondo un reportage del quotidiano Irish Independent, dall’entrata in vigore della legge nel 2009 i tribunali non avrebbero discusso nessun caso di blasfemia in pubblico. Inoltre, è “molto improbabile” che sarà avviata un’azione legale nei confronti di Stephen Fry.
“Un mondo così infelice”
Durante il programma The Meaning of Life, condotto da Gay Byrne e andato in onda nel febbraio 2015, a Fry è stato chiesto cosa direbbe a dio se arrivasse ai cancelli del paradiso. Fry ha risposto: “Come osi creare un mondo così infelice che non dipende da noi? Non è giusto. Ed è cattiveria pura. Perché dovrei rispettare un dio capriccioso, malvagio e stupido che crea un mondo così pieno di ingiustizia e di dolore?”
Ha aggiunto che le divinità greche “non si presentavano come onniscienti, saggissimi e buonissimi”. E ha continuato: “il dio che ha creato questo universo, ammesso che sia stato creato da un dio, è un pazzo, uno completamente pazzo. Un egoista”.
L’Irish Independent riferisce che un membro del pubblico ha presentato denuncia alla polizia di Ennis nello stesso mese in cui la trasmissione è andata in onda ed è stato contattato solo di recente da un ispettore che gli ha comunicato che stavano investigando sulla vicenda. Sembra che lo spettatore non si sia offeso in prima persona, ma che crederebbe che i commenti di Fry siano blasfemi per la legge. La massima pena prevista per questo reato è una multa di 25.000 euro. Questa legge vieta di pubblicare o pronunciare “affermazioni offensive o che insultino questioni che sono sacre per qualunque religione e che quindi oltraggiano un numero sostanziale di membri di quella religione”. Il governo ha giustificato la necessità di promulgare questa legge dicendo che la costituzione irlandese del 1937 proteggeva dal punto di vista legale solo il credo cristiano.
“Sono incredulo”
I legali di Fry sono stati contattati per un commento. In un’intervista alla BBC del 2015, Fry si era detto “completamente incredulo” in merito alle reazioni registrate sui social media dopo la trasmissione.
Ha affermato: “Non credo di aver menzionato una religione in particolare e di sicuro non intendevo farlo. Infatti so per certo di non aver detto niente di offensivo nei confronti di una religione in particolare”
Un portavoce della polizia ha dichiarato alla BBC: “Non rilasciamo dichiarazioni sulle inchieste in corso”.
Se vuoi leggere l’articolo originale della BBC clicca qui.
Traduzione a cura del gruppo CPI – Interpreti e Traduttori