Per la Libertà ci vuole azione
Festa della Liberazione, non della Libertà.
“Liberazione” aiuta a evitare brutti scherzi della memoria.
Tipo dimenticarsi da cosa ci siamo liberati, o illudersi che la libertà sia sempre lì a disposizione.
Chi dice “Liberazione” non dimentica.
Sa, anzi, che la libertà va difesa e conquistata, perché ora come allora potrebbe essere perduta un poco alla volta, giorno dopo giorno.
Oggi, come allora, c’è chi usa il proprio altisonante amico immaginario come scusa per imporre il proprio volere sopra ogni altra libertà.
Per negare la libertà di amarsi ed essere famiglia, o di morire dignitosamente quando la vita non è più degna di esser chiamata tale.
Per negare la libertà di dissacrare il potere, colpendo con l’arte i potenti attraverso i loro simboli.
Per negare un’ulteriore opportunità al di là del confine, quando quella che si considerava casa sembra non offrirne più.
Per la Ciurma Pastafariana resistere e lottare per queste ed altre libertà, oggi, significa Liberazione.
(Per saperne di più su quello in cui crediamo valga la pena lottare, leggi il nostro Manifesto Pirata)