Liberi verso il Vulcano Day 2021 – Quale rotta seguire?

02 Novembre 2021, come ogni 02/11 dal 2016, oggi è la Giornata Mondiale per il Diritto a una Morte Dignitosa che pastafarian3 di tutta Italia celebrano con il “Liberi verso il Vulcano Day”.

Una giornata in cui ci ricordiamo che il Prodigioso Spaghetto Volante ci ha donato un corpo di cui dobbiamo avere cura ma in cui ribadiamo che deve essere nostra anche la libertà di restituirlo al Creatore, qualora ritenessimo che quel corpo non sia più in grado di rendere dignitosa la vita.

Ormai da anni la nostra associazione ha avviato una campagna che si chiama proprio “Liberi verso il Vulcano”, chiaro riferimento al Vulcano di Birra nostro Paradiso.

Numerose sono le iniziative promosse: dalla mobilitazione per la raccolta firme nel 2017 a sostegno della legge sul testamento biologico (legge n. 219 del 22 dicembre 2017, in vigore dal 31 gennaio 2018) che ha coinvolto ciurme in diverse città, alla nascita del fumetto “LVIV – Marco Cappato, DJ Fabo e altre storie coraggiose” il cui ricavato va all’Associazione Luca Coscioni”, al sostegno della Ciurma alle udienze del Processo Cappato.

Fino alla ultima, grande mobilitazione per la raccolta firme sull’abrogazione del reato di “Omicidio del Consenziente”, di fatto l’aiuto al suicidio di una persona che desideri porre fine alla propria esistenza o che, quando era capace di intendere e volere, ha dato disposizioni in merito alla sua dipartita.

Anche se, va detto, da un punto di vista legale i concetti si “suicidio assistito” ed “omicidio del consenziente” possono avere implicazioni diverse.

Questa mobilitazione ha coinvolto volontari in tutta Italia, in ogni dove, con banchetti organizzati non solo nelle grandi città ma pure in piccoli comuni, perché il tema della Dolce Morte coinvolge tutte e tutti, trasversalmmente.

Una delle affermazioni costanti che si è sentito dire durante i banchetti è proprio il fatto che ognunə di noi è statə coinvoltə, direttamente o indirettamente, un una vicenda di sofferenza fisica, personale, di amici o parenti o di parenti di amici.


Per dare i numeri (fonte ALC):

  • 1.231.765 è il numero di firme raccolte (minimo richiesto 500.000) nella campagna di raccolta partita a metà giugno e terminata il 30 settembre. Di queste firme quasi 400.000 sono state raccolte digitalmente (per la prima volta in Italia);
  • 13.000 circa è il numero di volontarə che hanno collaborato a questo risultato;
  • 6000 circa è il numero dei tavoli di raccolta firme, che hanno coinvolto circa 1000 comuni.

Ma come si è arrivati alla decisione di proporre un referendum? Per una semplice questione di tempistiche.

Una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’Eutanasia è già stata presentata al parlamento ma lì giace e si polleggia dal lontano 2013. Inutili sono state le istanze presentate nel frattempo e il Referendum si è rivelato l’unico strumento con il quale il Parlamento ha obbligo di pronunciarsi in tempi certi.

Il giorno 8 Ottobre (un Beverdì… coincidenza? Io non credo proprio) tutte queste firme sono state depositate a Roma in Corte di Cassazione.

Bene, quindi è finita?

Ma neanche per sogno!!! Non è poi così scontato che la raccolta firme sia stata sufficiente in quanto, se il primo scoglio di tipo numerico, è stato superato (la Corte di Cassazione ha dichiarato che il numero di firme valide è superiore al minimo richiesto), ora siamo in una fase di attesa per la dichiarazione di costituzionalità o meno del quesito, da parte della Corte Costituzionale.

La Corte Costituzionale deve infatti pronunciarsi sull’ammissibilità del quesito referendario e dovrà farlo tra dicembre e febbraio. Se il giudizio sarà di ammissibilità, si stima che sarà possibile calendarizzare il referendum per aprile/giugno e qui verrà il bello.

Eh si, perché proprio nel periodo che andrà dall’ammissibilità al voto, ci sarà una forte ed accesa campagna referendaria dove le diverse fazioni (liberi pirati, consapevoli o meno di esserlo vs bigotti) che costituiranno i comitati per il SI e per il NO, si scambieranno bordate e ingaggeranno battaglie ed arrembaggi per difendere le proprie posizioni e conquistare terreno.

Sarà difficile, ci vorranno molte energie perché il popolo dei bigotti ha a sua disposizione risorse, economiche e non solo, che noi non abbiamo.

Punteranno probabilmente ad affossare il referendum convincendo la gente a non andare a votare cercando di non far raggiungere il quorum, si pensa ad un Referendum Day con 6 quesiti sulla giustizia, 1 sulla cannabis e 1 sul suicidio assistito e sarà sufficiente per qualcuno puntare al “non andate a votare per quello” per rischiare di far saltare anche gli altri.

Sarà quindi importante proseguire con impegno ciò che abbiamo iniziato con la raccolta firme.

Ma tornando sul pezzo, in ogni città ci son state collaborazioni con realtà diverse, a volte anche improbabili, e sarà importante partecipare anche alla campagna per il SI collaborando con queste realtà. L’obbiettivo è ovviamente poter dare a chi ne ha bisogno uno strumento legale per poter dare fine ad un’esistenza critica, segnata dalla sofferenza.

È innegabile peraltro che strumenti del genere già esistano. Come in molti casi la società italiana è già più avanti delle sue istituzioni e spesso, l’Eutanasia, è praticata e accettata anche se non in maniera legale.

E infatti, scopo di questo referendum, è si quello di dare un diritto specifico (la Dolce Morte appunto) a persone che ora non ne hanno ma sarà anche necessario per fornire uno strumento legale per salvaguardare alle persone che, col cuore in mano, rischiano la carriera per porre fine alle sofferenze dei propri pazienti.

 

Ci saranno opposizioni, il comitato per il NO punterà a screditare il referendum o più subdolamente a invitare le persone a non votare, magari col pretesto di altri Referendum calendarizzati nello stesso giorno ma quando pirati e piratesse collaborano con altre associazioni il risultato è sempre lo stesso: crolla quel muro di goliardia che la maggior parte delle persone immagina quando sente parlare di noi e ci mostriamo per quello che siamo. Ovvero: Fedelə del Prodigioso Spaghetto Volante, affamatə di libertà e ubriachə di entusiasmo, in grado di raggiungere, col tempo, ogni risultato.

La navigazione sarà lunga ma la rotta è precisa, dobbiamo solo scegliere di proseguire nella giusta direzione.

Mastro BarbaSpiedo - Scardinale Emerito del Sacro Mombolino - Umido Frescovo autoeretto di Brescia - Cavaliere Pennegrino e Veciscalco del Sacro Ordine Templafariano - Forse Terzo membro dei Custodi dell'Agendahrrr - Emerito Cambusiere della Ciurma Pastafariana Italiana - Untore di popoli

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