Colleghi vaticani, lasciateci il fardello del Concordato!
È notizia fresca appena sfornata che, con un atto senza precedenti, la Segreteria di Stato di Città del Vaticano, ha chiesto formalmente all’Italia di modificare la proposta di legge, il c.d. Ddl Zan, in quanto a suo dire, se approvato, violerebbe il Concordato tra Italia e Chiesa cattolica.
Il ddl Zan viene attaccato perché violerebbe la libertà di pensiero e di espressione dei cattolici e, se diventasse legge, le posizioni esplicitamente omofobe di alcuni sacerdoti o membri della Chiesa, se espresse in pubblico, potrebbero essere perseguite come un reato.
Inoltre, per non farci mancare niente, il Vaticano ritiene che il ddl Zan violi il Concordato nella parte in cui istituisce per legge una Giornata nazionale contro l’omofobia, che andrà celebrata anche all’interno delle istituzioni scolastiche coinvolgendo pertanto tutti gli studenti di ogni ordine e grado. Compreso ovviamente le scuole paritarie che, come sappiamo, sono prevalentemente cattoliche.
La Chiesa Pastafariana italiana, che fa della libertà di pensiero e di espressione il timone dei propri vascelli, non può che manifestare il proprio stupore nel prendere atto che tale fondamentale diritto venga strumentalizzato per consentire di seminare odio, e negare tutele giuridiche a una minoranza che sia storicamente, sia nella realtà quotidiana odierna, è ancora soggetta a discriminazione e violenze verbali e fisiche.
La Chiesa Pastafariana Italiana inoltre prende atto delle difficoltà che la Chiesa Cattolica manifesta nel gestire l’istruzione scolastica, soprattutto nel trasmettere valori e principi in linea con quelli previsti dal nostro ordinamento giuridico, nonostante i significativi introiti che vengono generosamente versati dallo Stato italiano.
Per quanto sopra, la Chiesa Pastafariana auspica che lo Stato possa al più presto concedere il riconoscimento della nostra religione al fine di poter alleviare la Chiesa Cattolica da questa enorme fatica e sostituirsi ad essa.
Ormai è sempre più lampante che si tratti di una religione obsoleta e con un Concordato in vigore che più che essere al passo con i tempi, ci riporta ai tempi più bui della nostra storia passata.
Uno Stato laico non può più farsi condizionare da esso ma deve aprirsi solo a religioni che rispettino in toto i principi democratici. Ossia al Pastafarianesimo.
Ci sono infatti tantissimi ministri di culto della Chiesa Pastafariana che sarebbero entusiasti di celebrare la Giornata nazionale contro l’omofobia, e qualsiasi altro evento, che dia alla popolazione e agli studenti gli strumenti per comprendere e condividere i valori di uguaglianza e tolleranza, ricordando sempre che l’unico limite alla libertà di una persona è il violare la libertà del prossimo.
Ci sembra evidente che non è questo l’obiettivo del ddl Zan.
Possiamo dire lo stesso, a questo punto, del Concordato?