San Patrizio e santi pastafariani?
LETTERA
Cara piratessa,
sono diventato pastafariano forse per il motivo sbagliato: mi piaceva tantissimo una piratessa e volevo destare la sua attenzione. Poi c’ho preso gusto. Spesso, però, anche a causa della mia ignoranza, mi trovo di fronte ad interrogativi e tentazioni all’incoerenza e, sebbene la mia piratessa sia tollerante e comprensiva, io non vorrei sembrarle un pastafariano senza spina dorsale.
Come voi, sono un eccellente bevitore di birra. Recentemente è stato S. Patrizio… Ma ha senso festeggiare un santo cattolico per onorare il piacere della birra?
La Chiesa pastafariana ha un calendario di festività? Non vorrei ricorrere a quelle di altre religioni pur di spassarmela, perché quando ho partecipato alla festa di S. Patrizio non sapevo se sentirmi in colpa o meno.
Pirata dubbioso.
RISPOSTA
Mio caro pirata,
per prima cosa vorrei dirti che il motivo per cui sei diventato pirata è gustosissimo.
Quando hai dei dubbi, chiediti sempre cosa farebbe un pirata. Tu stesso puoi leggere le risposte su Il libro sacro del Prodigioso Spaghetto Volante scritto dal nostro profeta Bobby Henderson, in Italia edito da Mondadori [che sia edito da Mondadori è prova evidente del grandissimo senso dell’umorismo del nostro PSV]. Voglio anticiparti che la risposta numero 5 dice: «Trovati una fanciulla». Tu l’hai trovata, dunque almeno un punto su cinque, che farebbe di te un vero pirata, ce l’hai.
Vengo all’oggetto della tua missiva. Recentemente anche una Ministra di culto, a capo della Pannocchia pastafariana romana, ha posto un problema analogo. S. Patrizio è ritenuto popolarmente protettore della birra e per questa ragione la ricorrenza fa gola ai pastafariani. Ma come è stato fatto notare da una nostra piratessa, nonché mia figlia pastafariana, la santificazione di S. Patrizio è legata alla presunta liberazione dell’Irlanda dai serpenti. Gli irlandesi hanno festeggiato l’evento secondo la loro tradizione: sbronzandosi. Quindi festeggiamo S. Patrizio, unicamente per sbronzarci. Ma abbiamo bisogno di S. Patrizio per sbronzarci? Direi di no.
Penso però che tu possa partecipare a qualsiasi festa; se ti turba [e lo capisco] partecipare a quelle di origine cattolica, ti informo che esse perdono ogni loro valenza sacra se operi sui simboli religiosi presenti rito di telesacralizzazione [con la telesacralizzazione puoi sbenedire gli oggetti sacri a distanza, semplicemente mandandoci una loro foto con sopra lo scolapasta o direttamente la pasta], desanteizzando il santo e le relative icone presenti alla festa, alla quale quindi prenderesti parte senza alcuna insidia. San Patrizio non sarebbe festeggiato come santo, ma come semplice simpaticone.
I pastafariani, essendo critici, curiosi e simpatici, si confrontano con le altre religioni e hanno, ad ogni modo, esaminato la questione “santi, martiri e protettori”. La nostra Chiesa ne ha di ufficiali?
I pirati, solleticati dall’interrogativo hanno risposto suggerendo al culto dei frittelli: San Baffo Moretti, SanBuca, San Dokan, San Dropertini. -San Cüles, -San Capelä, S. Pritz allora, San Dramílo, ma il Priore di Roma con oculata serietà pastafariana mi ha invitata a fare riferimento al nostro calendario che, purtroppo non è aggiornato dal 2013, ma contiene un santo decisamente pastafariano, San Michele protomartire, da ricordare l’8 aprile. Michele, nel 2012 è stato ingiustamente accusato di follia per la sua fede pastafariana tanto che il suo comprensibilissimo gesto di recuperare lo scolapasta caduto nell’Arno è stato scambiato per un tentativo di suicidio. A seguito di ciò il nostro protomartire ha visto insultato il suo spirito sugoso dalla macchina mediatica del fango.
Spero di aver sciolto i tuoi dubbi.
Birreluhia Frittello!
P.S. : nella foto che allego si evince un mio modo personale di rispondere ai dubbi: ascoltarli mentre impasto. Viene sempre tutto meglio, dopo una bella impastata!