I Pastafariani presentano un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per il riconoscimento ufficiale a confessione religiosa.
Tradotto dall’articolo Pastafaris bringen Beschwerde beim EGMR ein
Pubblicato dal sito Pastafari.at il 23 Novembre 2019
(Vienna/Strasburgo – 22.11.2019) I tribunali austriaci hanno deciso: alla Chiesa dello Spaghetto Volante (KdFSM) è stato negato il riconoscimento come religione, dopo più di cinque anni di procedimenti – anche se tutte le condizioni previste dalla “Legge federale sulla personalità giuridica delle denominazioni religiose” sono state soddisfatte.
Il Tribunale amministrativo federale ha inequivocabilmente stabilito l’esistenza di tale religione, ma nella sua sentenza ha ribadito che non ci siano i presupposti in quanto non esiste una “comunità sufficientemente organizzata” con almeno 300 membri certificati. Inoltre, “il consumo di pasta e la “trascendenza” della birra, che avviene essenzialmente in un contesto quotidiano – in assenza di particolari punti di riferimento religioso – non costituiscono un rito“.
Il fatto che il consumo di spuntini e bevande alcoliche in altre religioni sia considerato un rito, non vale quindi nel caso della Transustanzazione Pastafariana, nella quale non si troverebbero “punti di riferimento religiosi“: questi alcuni dei punti deboli della sentenza del Tribunale amministrativo federale, che potrebbe essere considerato arbitrario dalla Corte di Giustizia.
Anche il fatto che i membri si organizzino prevalentemente tramite social media non è stato ben visto dalla Corte.
Il capo della KdFSM, il Supremo Maccherone Philip Sager, evidenzia ulteriori contraddizioni:
“In Austria, infatti, più di 800 persone adulte sono registrate come pastafariani presso la KdFSM e hanno confermato ufficialmente la loro affiliazione alla nostra comunità religiosa.
A Vienna e anche nelle province si svolgono regolari funzioni religiose. Il Tribunale amministrativo federale ha ovviamente reinterpretato il termine ‘comunità’“.
Il successivo ricorso alla Corte Costituzionale si è concluso infruttuosamente per i Pastafariani. Anche il ricorso al Tribunale amministrativo è stato respinto.
Così, la Chiesa del Mostro degli Spaghetti Volanti non può che rivolgersi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
L’avvocato Wolfgang Renzl ha rappresentato la KdFSM fin dall’inizio del procedimento:
“L’autorità presuppone – in un’interpretazione giuridica plasmata da una cultura cristiana – che una comunitá religiosa esista unicamente se i fedeli si riuniscono regolarmente e tengono servizi comuni di culto.
Questa interpretazione ‘cristiana’ della legge interferisce con la libertà di religione e di associazione di tutti i credenti Pastafariani“.
Il ricorso è stato presentato oggi, venerdì, a Strasburgo.
Niko Alm, presidente del Pastafarischer Verein zur Förderung der Gedanken an das Fliegende Spaghettimonster, è ottimista:
“Prima o poi L’UE e la Repubblica d’Austria dovranno garantire l’equivalenza tra le religioni e le diverse visioni del mondo, e l’accesso a diritti previsti dovrá essere aperto a tutti allo stesso modo.”