Documenti con il Sacro Copricapo: un nuovo caso in Italia

Come molte persone sanno, una delle battaglie che la nostra Sugosissima Religione porta avanti è quella di avere il diritto di indossare il proprio Sacro Copricapo (scolapasta o cappello piratesco) nei documenti personali.

Il Copricapo è un simbolo fondamentale della identità religiosa Pastafariana, come riporta una dichiarazione ufficiale da parte del nostro bereamato Profeta Bobby Henderson.

Appare quindi ovvio che chi ha scoperto nel proprio stomaco la Fede nel Prodigioso Spaghetto Volante lo voglia dichiarare in via ufficiale ed essere riconosciut* come tale quando deve presentare le proprie generalità, esattamente come accade negli altri culti che prevedono di indossare determinati indumenti, o tagliare precise parti del proprio corpo (ma a quello noi non interessa, cioè gli uncini ci piacciono un sacco, ma non siamo così ubriachi da tagliarci una mano sana!).

Molti sono i casi di successo registrati nel mondo, a partire dal celeberrimo Niko Alm in Austria il 12 Ottobre 2009 (da quell’anno Giornata Internazionale del Sacro Copricapo), fino a pastafariani in diversi stati USA (Oklahoma, California, Illinois, Georgia), tra i quali ricordiamo la ex-pornodiva Jessica Steinahuser (Asia Carrera), Regno Unito, Polonia, Russia e tanti altri.

In altri casi, alcun* confrittell* hanno visto il loro diritto negato e si trovano ad oggi a lottare per averlo riconosciuto, come l’olandese Mienke De Wilde o Richard Steve Moser in Ohio, del quale ci siamo occupati in un recente articolo dell’Osservatore Pastafariano.

Diversi tentativi sono stati fatti anche nel nostro Bel Paese. Qualche volta non c’è stato nulla da fare, altre volte il documento è stato dapprima concesso e poi ritirato dai rispettivi uffici anagrafe, in atti di deliberata pastafarianofobia.

Tuttavia, anche noi pirati della patria della pasta possiamo vantare qualche successo.

Fino a qualche settimana fa potevamo contare tre casi a noi pervenuti: Capitan Monocorno a Rimini, Cambusiere della Pasta in provincia di Potenza e una doppietta nella Capitale, ovvero patente e documento con Sacro Copricapo per Capitan Rocco Penitenziagite.

La scorsa settimana ci arriva una nuova notizia che ci fa traboccare di gioja: una nuova conquista in Toscana, per la precisione nella Diocesi di Prato!

Il Frescovo di Prato Capitan Strozzapreti ci consegna la foto del suo documento d’identità nuovo fiammante ed una missiva di testimonianza, che riportiamo qui di seguito, preservandone tutta l’originale ebbrezza (il Frescovo ha infatti scritto queste righe dopo essersi ritirato in preghiera per festeggiare il lieto evento).

Ci auguriamo che aumentino nel tempo i casi nel nostro Paese, per ribadire che il nostro Culto deve avere gli stessi diritti e gli stessi privilegi, perché è esattamente come gli altri. A parte che noi abbiamo ragione.

Una nuova vittoria per i pastafariani a Prato: ecco il documento di Capitan Strozzapreti

La testimonianza di Capitan Strozzapreti

Ahhhhrrrr carissimi/e/* frittell*, Sono Capitan Strozzapreti, FrescOvo in quel di Prato! Da poco più di tre anni sono pastafariano ( forse lo sono sempre stato). Sono qui perchè vorrei condividere con voi la mia ultima esperienza.

Inizio col dire: dopo la morte c’è birra? Ma sopratutto: dove posso trovare birra fresca oggi?

A questo punto dovrei raccontarvi del come e perchè mi sono avvicinato all’unica e vera religione…ma ve lo risparmio, altrimenti non mi pubblicano l’articolo per mancanza di spazio.

La vita del pirata pastafariano è fatta di FEDE, PRATICA, STUDIO e VELOCITÀ D’AZIONE!

Poco tempo fa ho deciso che i tempi erano maturi per agire e fare qualcosa di politicamente e religiosamente piratesco.

La mia carta d’identità ormai era all’estremo limite del legale, quindi mi sono recato all’ufficio preposto per richiedere il nuovo documento.

Ma..il Prodigioso si è manifestato dopo che l’ho pregato con una birra acida fresca e mi mi ha parlato! (la Redazione dell’Osservatore Pastafariano non si assume la responsabilità di questa affermazione, in ottemperanza al VII Condimento Pastafariano – NdR)

Non ricordo con esattezza cosa Ellu disse, ma ricordo benissimo che avevo davanti a me uno scolapasta a mò di bombetta colore nero.

Il modello di Sacro Copricapo indossato da Capitan Strozzapreti

Mi sono ricordato di essere Ministro di Culto della Chiesa pastafariana Italiana, e quindi!?

È prevalso in me lo spirito (alcolico??) religioso e senza paura, con decisione piratesca, mi sono recato dal fotografo per la foto di rito! Dopodiché, una volta giunto all’ufficio dell’anagrafe della mia città, ho prestato domanda.

Ricordo gli occhi dell’ufficiale

Ricostruzione dell’espressione dell’ufficiale anagrafe, secondo il Frescovo di Prato

…ma…ma…non si può! – Disse.

Ed io rispondendo prontamente: – SONO MINISTRO DI CULTO.

E lui: – Ah beh…allora cambia tutto!
Per farvela breve, dopo una settimana mi arriva a casa il documento, approvato dal Ministero dell’Interno della Repubblica Italiana!

Abbiate fede e pregate molto! RAmen!

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